Vittorio Feltri difende gli insulti razzisti di Fausto Leali: «Ormai si possono denigrare solo i bianchi»
Secondo un copione già scritto, i populisti si sono affrettati a strumentalizzare la squalifica di Fausto Leali dal Grande Fratello Vip al fine di mettersi a sbraitare che il razzismo sarebbe un loro diritto, al pari dell'omofobia e della misoginia. E forse Leali è diventato il loro beniamino da quando si è macchiato di frasi a sostegno del Duce basate su una propaganda fascista che mira a rivalutare Mussolini attraverso l'attribuzione di leggi ed atti approvate prima della sua dittatura.
Rilanciato dal "gay di destra" che va in giro a dire di voler essere chiamato "fr*cio" dai populisti loro, è il solito Vittorio Feltri a scrivere:
Pare imbarazzante il suo tentativo di sostenere che non ci sarebbe nulla di male ads usare quel termine, anche se poi lui stesso ammette che quel termine sia "denigratorio". Ed è surreale faccia vittimismo dicendo che i bianchi sarebbero denigrati, forse sperando che i suoi seguaci siano talmente stupidi dia non arrivare a comprendere che i neri vengono insultati per il colore della loro pelle ma che nessun bianco viene insultato perché bianco.