Adinolfi insulta i cattolici, sostenendo che siano loro gli unici responsabili dei reati d'odio


Mario Adinolfi pare ridotto davvero male se si vanta di aver rilasciato un'itervista anti-gay ad un sito chiamato "Lo Speciale Giornale" in quella schizzofrenia che lo vede strenuamente impegnato a cercare di reinterpretare le parole del Papa a sostegno della unioni civili per negare che il Pontefiche possa aver anche lontanamente sostenuto che lui e le sue due famiglie non debbano ottenere privilegi giuridici e solidali sulla base della sua ostentata eccitazione sessuale alla vista di una donna.
Ma è in quella intervista che Adinolfi si lancia in dichiarazioni altamente offensive e diffamatorie contro i cristiani, asserendo che sarebbero loro l'unica l'unica fonte dell'odio del mondo. Inveendo contro il ddl Zan, dichiara:

Rispetto al DDl Zan mi sembra che da oggi sussista una ragione in meno per approvarlo, perché si è reso ancora più evidente come da parte del papa, del Vaticano, della Chiesa cattolica e del mondo cattolico in generale, non esistano ragioni di ostilità preconcetta nei confronti delle persone omosessuali. Quindi la legge Zan è inutile, non serve a niente, non c’è nessun pericolo omofobia da contrastare, e semmai sono i promotori oggi ad avere le armi spuntate.

Ed è così che Adinolfi dichiara che l'odio arriva unicamente dai cristiani e che se lui sostiene che il suo pregare contro i gay non sia una forma di ostilità, significa che non può esistere alcun altri criminale al mondo visto che lui giura che tutti i delinquenti siano sempre e comunque riconducibili al fondamentalismo sedicente "cattolico".

Sempre negando le parole del paPapa e strumentalizzando chi crede al Pontefice e non alla sua reinterpretazione ideologica delle sue parole, il fondamentalista incalza:

Il papa ha detto che le persone omosessuali non vanno discriminate, vanno accolte nella Chiesa, e se vogliamo essere meticolosi, ha detto in realtà che le famiglie non devono cacciare i figli gay che hanno tutto il diritto di restare nel nucleo familiare ed essere amati. Restare nella famiglia di origine non vuol dire costruirne un’altra.

Ovviamente chiunque abbia letto le Parole del papa sa che Adinolfi sta offendo falsa testimonianza, così come c'è da provare disgusto per quel violento che ha due famiglie ma sbraita che lui esige che si vieti ai gay di posteri formar una famiglia perché lui esige che la si riservi unicamente ai maschi che penetrano vagina. Poi pazienza se sono pedofili, nazisti, predatori sessuali o violenti che costringono la prole alla prostituzione: a lui importa solo che siano eterosessuali.

Ribadendo il suo sostenere che i suoi affetti dovrebbero essere ritenuti più importanti di quelli degli altri, è andando contro il Papa che Adinolfi rivendica la sua crociata volata a togliere protezioni legali e dignità sociale a chiunque non sia espressione dei suoi pruriti sessuali:

La distinzione fra unione civile e matrimonio l’abbiamo sempre fatta, io stesso nel libro ‘Voglio la Mamma’ sono molto chiaro su questo. Ciò premesso io chiedo l’abolizione della Legge Cirinnà perché altro non è che il grimaldello per ottenere il matrimonio omosessuale ed inserire le coppie gay nel circuito legislativo della famiglia. Per altro proprio ieri la Corte Costituzionale ha stabilito con sentenza che due mamme non possono registrare un bambino all’anagrafe perché è figlio soltanto di chi l’ha partorito. La battaglia che noi del Popolo della Famiglia, e la cultura cristiana in generale, ha portato avanti in tutti questi anni, è legata all’esigenza di difendere l’ordinamento giuridico laddove specifica chiaramente che il matrimonio è soltanto fra un uomo e una donna e che i figli possono essere soltanto figli di una madre e di un padre. E che soltanto con il matrimonio fra uomo e donna si crea l’istituto giuridico della famiglia. Questo concetto è ribadito anche in ambito ecclessiale.

Ed è così che Adinolfi rinnega la parola del papa citando i suoi libretti omofobia come se fossero la Bibbia, mostrando un altro aspetto che pareva ovvio a tutti: a loro non frega nulla della GpA, a loro interessa solamente impedire che due gay possano avere una famiglia o possano crescere figli. Ed è dicendo che lui va contro il papa e strumentalizza singole sentenze per sentirsi parte di qual nuovo nuovo "arianesimo" che lui fonda sui suoi pruriti sessuali che Adinolfi esuta all'idea che dei giudici abbiano tolto tutele legali ad un minore:

Ieri se devo dirla tutta ho tirato fuori le bandiere del PdF perché abbiamo avuto la prova che la nostra cultura politica è quella che ancora regola il nostro Paese. Ieri è stata la giornata dell’orgoglio pidieffino, perchè con la sentenza della Consulta abbiamo visto riconfermato il principio giuridico che la famiglia è soltanto quella costituita dal matrimonio fra un uomo e una donna.

Insomma, siamo dinnanzi ad un "uomo" che ha fatto dell'odio e della discriminazione la sua unica ragione di vita. E chissà perché non parla mai di cosa dica il Papa e la dottrina riguardo a quel suo secondo matrimonio celebrato in un casinò...
Commenti