Isabella Rauti attacca il ddl Zan, sostenendo che i rifugi per le vittime di violenza sarebbero “attività di propaganda”
Fratelli d'Italia continua a non avere il coraggio di ammettere la loro profonda omofobia, continuando a raccontare quelle loro storielle sul fatto che permettere ad un adolescente di poter camminare per strada senza rischiare di essere picchiato a sangue sarebbe «liberticida» nei confronti dei suoi aggressori.
Impegnata sul palco della manifestazione pro-omofobia di Gandolfini al fianco del senatore leghista Simone Pillon, Isabella Rauti ha dichiarato: «Fratelli d’Italia è contro il ddl Zan, che andrà in Aula alla Camera martedì prossimo, un progetto di legge-bavaglio che non si occupa di tutela antidiscriminatoria ma di fatto introduce un reato di opinione quale quello dell’omotransfobia, finalizzato a reprimere la libertà di pensiero, di espressione e di educazione. Insomma, il risultato sarebbe quello di reprimere il dissenso rispetto ad un pensiero unico che si vorrebbe imporre. Noi, invece, rivendichiamo il diritto di esprimere le nostre opinioni e di difendere la libertà di pensiero».
Se è opinabile che l'odio sia «libertà di pensiero» e se è aberrante che un partito politico possa vantarsi di difenderlo, la senatrice Rauti non si è limitata a raccontare le solite bufala sul fantomatico «bavaglio» che dicono verrà messo a chi delinque, ma ha pure negato che l'omofobia esista: «Il ddl Zan non è altro che il tentativo di approvare una legge liberticida, che non definisce il perimetro del reato e le fattispecie sanzionabili lasciando così spazi enormi all’interpretazione e alla discrezionalità di chi dovrà giudicare. Ci sono già, giustamente, strumenti giuridici per condannare e punire le forme di violenza basata sull’orientamento sessuale e le forme di discriminazione e non esiste, quindi, un vuoto normativo da colmare. Nè esiste, stando agli Osservatori sul tema, in Italia una emergenza di carattere omofobico».
O la signora non legge le pagine di cronaca o deve avere un gran coraggio a sostenere che non ci sarebbe un'emergenza a fronte si aggressioni che si stanno verificando in tutta Italia. Ma per lei i gay sarebbero dei privilegiati, perché «la verità è che questa proposta di legge non parla di diritti ma piuttosto punta ad iper tutelare alcuni soggetti discriminandone altri, appellandosi alla controversa identità di genere che comprende oltre 50 definizioni. Già sono stati previsti stanziamenti importanti, circa 4 milioni di euro, per attività di propaganda dei movimenti LGBT mentre si prevedono condanne pesanti per chi vuole difendere il diritto naturale di un bambino ad avere un padre e una madre o chi – come noi – chiede che l’utero in affitto sia dichiarato reato universale».
Ovviamente le “attività di propaganda” sarebbero nei centri di assistenza e quelle case di rifugio che cercheranno di offrire riparo agli adolescenti cacciati di casa a causa di quell'odio che lei difende.