Love is Love, la prima opera metafisica di Achille Lauro


Stamattina, dalle 10 alle 13 al Museo Nazionale del Cinema, nell'incredibile cornice della Mole Antonelliana di Torino, in occasione della 35' edizione del Lovers Film Festival, è andata in scena Love is Love, la prima opera metafisica di Achille Lauro. Nell'opera l’artista racconta il significato dell’essere oggetto di una discriminazione di genere, rinchiudendo in una gabbia due persone ed esibendo il loro sentimento in silenzio. La gabbia, minimale e fatiscente, ricorda le gabbie da circo e le due persone svestite all'interno due animali addestrati per l’ultimo spettacolo. L'atto d'amore, rinchiuso tra le sbarre, diventa metaforicamente solo intrattenimento per il grande pubblico, come se la scelta di amare necessitasse approvazione o applausi, raccontando la nudità che si percepisce quando si è sottoposti a giudizio. L’opera rappresenta la purezza di chi vuole solo scegliere l’amore in libertà, in contrapposizione agli stereotipi imposti dal mondo esterno e il pregiudizio verso il sentimento. Nella gabbia, come sospeso nel vuoto, il dipinto ​Love is Love realizzato dall’artista.

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