Mario Adinolfi da vomito: «L'omofobia non esiste. Siamo oggetto di attacchi odiosi dalal cosca dei gay»


Mario Adinolfi pare sempre più patetico nel suo negare l'esistenza dell'omofobia e nel frignare che lui si sentirebbe discriminato e «perseguitato» dalle sue vittime. Asserendo che i reati di matrice omofoba sarebbero "libertà di espressione" e che il diritto di critica alle sue rivendicazioni debbano essere punite, il fondamentalista è stato capace di scrivere:

Alessandro Zan inventa un’urgenza inesistente, i pochissimi reali atti di omofobia possono e devono essere perseguiti con le norme vigenti. Il dibattito che grazie al Popolo della Famiglia si è aperto nel Paese ha dimostrato che siamo noi coloro che sono fatti oggetto di attacchi odiosi, per la sola colpa di non essere d’accordo con il ddl proposto da Zan e dalla cosca vincente degli Lgbt, assolutamente dominante nel Paese e in particolare nel sistema mediatico. Dal 20 ottobre, il Popolo della Famiglia lancerà una mobilitazione nazionale di contrasto ad una legge sbagliata e liberticida, che creerà le condizioni per la persecuzione delle idee politiche dissonanti. Oggi tocca alle nostre ferocemente contrarie ai matrimoni gay e all’ideologia gender, domani potrebbero colpire gli stessi proponenti della legge. Zan apre la strada alla persecuzione delle idee politiche altrui a seconda di chi detiene la maggioranza. Senza rendersene conto avvia scenari da società orwelliana. Il Popolo della Famiglia contrasterà questa deriva.

E certo, perché lui non crede alle decine di aggressioni omofobe avvenute nelle scorse settimane e alle zero aggressioni subite dai suoi amichetti omofobi. E con quale diritto il signor Adinolfi si permette di sostenere che i gay sarebbero mafiosi o si azzarda a definire «deriva» la protezione delle vittime di violenza? Se è probabile che il fondamentalista potrà fare ben poco con quel suo partitino votato dallo zero-virgola-qualcosa di neofascisti ed intolleranti, da vomito è la sua ossessione nel voler mostrarsi alle figlie e alle loro rispettive madri come il responsabile di una cultura della violenza e dell'oppressione che ricorda i peggiori regimi del secolo passato. Che Dio possa perdonarlo, anche se lui sa esattamente cosa sta facendo contro le donne, le famiglie e interi gruppi sociali.
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