Omicidio di Lecce. "Quarto Grado" e Fratelli d'Italia tentano di sostenere che l'assassino fosse gay

In quella loro corsa ad usare alcune vittime per la loro campagna elettorale, i populisti amano raccontarsi che tutti i migranti sarebbero stupratori dato che loro giurano sul cuore immacolato di Maria che non esisterebbe un solo italiano che passa mancare di rispetto a quelle donne. Poi pazienza se i dati reali dicano altro o se i fondamentalisti italiani chiedano la sottomissione delle donne al maschio agitando il rosario...
Ed è così che, anche nel caso dell'omicidio di Lecce, Fratelli d'Italia e le trasmissioni populiste di Retequattro abbiano cercato di raccontare che il mostro deve necessariamente essere "un diverso" esattamente come si sosteneva nel Trecento.
Davanti al duplice omicidio di Eleonora Manta e il del suo fidanzato Daniele De Santis, lo studente ventunenne e reo confesso è stato messo alla gogna durante la puntata di ieri di Quarto Grado. In un'intervista, ad un ragazzo è stato fatto raccontare che: «Non ha mai avuto una ragazza. Non aveva mai dato un bacio a una ragazza. Secondo me lui stava capendo di essere gay ed era magari molto chiuso perché stava iniziando a capire di se stesso. Lo vedevo come un ragazzo religioso, che reprime magari la sua natura sessuale, ma nulla mi faceva pensare a una cosa così losca, a un omicidio».
Ovviamente l'idea di poter dire che un italiano sarebbe assassino solo se gay deve essere piaciuta tanto al Secolo d'Italia, il quale ha dato ampio risalto alla "notizia" nonostante la smentita del comando dei carabinieri. ma nell'Italia populista che mai dovrebbero contare i giudici quando la "verità" viene costruita dai programmi televisivi di parte?
I Sentinelli del Salento commentano: «La “notizia” riportata dal Secolo d’Italia era “uscita” da Quarto Grado… e subito smentita dal Comando dei Carabinieri. Questo basterebbe a rispedirla al mittente. Ma vogliamo fare una riflessione. Il “mostro” deve sempre essere un “diverso” meglio se appartenente ad una minoranza, questo allontana il “mostro” dalle case della “brava gente” e li fa sentire tranquilli e senza colpa. Poi, la pericolosa descrizione causa-effetto, soltanto sussurrata nell’articolo, è uno schifo a cui possiamo solo rispondere».
«Crediamo che i giornalisti debbano raccontare quello che accade lasciando fare agli inquirenti il loro lavoro –aggiunge Arcigay Salento in un comunicato– A domanda precisa il Comandante dei Carabinieri di Lecce ha già risposto che allo stato attuale non vi sono elementi per confermare o confutare questa affermazione. Per cui ci sembra fuori luogo un eventuale outing del coinquilino che nulla toglie alla statura criminale dell’assassino e nulla aggiunge, fino ad ora, alle indagini».
Inoltre, qualora le illazioni siano confermate, Pillon dovrà trovare un qualche pretesto per raccontare che lui non vede alcuna omofobia mentre i suoi amichetti raccontano che l'omofobia subita dai giovani sia tale da portarli ad uccidere, mostrando tutto l'orrore di quegli adolescenti che subiscono una omofobia interiorizzata dato che i vari Pillon lavorano giorno e notte per cercare di impedire che possano accettarsi mentre loro fomentano odio e raccontano che Dio odia chiunque maschio non penetri una vagina femminile, possibilmente obbligando la femmina a star nella posizione del missionario come si vanta di fare il consigliere Fabio Tuiach a Trieste.