Salvini sostiene che i voti gli conferiscano il "diritto" di infrangere la legge

La teoria di Matteo Salvini è che un ministro possa violare la legge a fini elettorali se un 17% della popolazione lo ha votato pur conoscendo le sue posizioni razziste. È quanto afferma l'assenteista padano sui social network in vista del processo che lo vedrà imputato per la violazione degli unici decreti da lui prodotti in mesi di permanenza al Viminale:

Insomma, non gli sta bene la divisione dei poteri e giura che i suoi elettori volessero vederlo violare i decreti che dice di aver scritto proprio per compiacere proprio il loro astio contro i migranti. Quindi dovremmo dedurne che Salvini voglia poter fare qualunque cosa voglia senza preoccuparsi di leggi e principi costituzionali dicendo sia tutta colpa di chi l'ha votato.
E mentre lui racconta che il suo inutile sequestro di esseri umani sarebbe stato a "difesa" dell'Italia, i suoi alleati sono impegnati a remare contro i nostri interessi e il nostro futuro:
