Adinolfi attacca Emma insultando Blue Felix: «Voleva il noto lasciapassare lgbt, ma è senza talento»


Sarà che Mario Adinolfi è un giocatore d'azzardo che ha puntato tutto sul business dell'odio, e sarà anche che pare evidente la sua propensione al bullismo, ma qui l'impressione è che il fondamentalista sia ricorso alla pura cattiveria nel suo mettersi a sbraitare contro un ragazzino che lui lo ritiene senza talento perché gay.
In quella sua ossessione che lo vede impegnato quotidianamente a dispensare disprezzo verso chi non condivide i suoi pruriti sessuali e la sua ostentata passione per le vagine femminili, il fondamentalista si è messo ad inveire istericamente contro un concorrente di X-Factor al solo scopo di insultare Emma ed attaccare chi para di pregiudizi. Dall'altro del suo essere l'autore di quel flop discografico che fu il suo orrendo disco realizzato nel 2007, è con una cattiveria da vomito che il suprematista ha scritto:


Non serve molta immaginazione per capire che dietro l'odio di Adinolfi ci sia la sua ossessione omofoba, visto che ormai sono mesi che il suprematista ripete che bisognerebbe impedire ai gay di poter lavorare in televisione perché lui esige presentatori che condividano il suoi stessi pruriti sessuali. Ma qui siamo alla pura follia, con un Adinolfi che pare pronto a calpestare la dignità un ragazzino per colpire Emma Marrone, ritenuta rea di essersi detta dispiaciuta per l'eliminazione di Blue Phelix dichiarando: «Io penso di aver fatto tutto il possibile, purtroppo è un giorno e i giochi non sempre sono leali. Francesco (Blue Phelix ndr) ha avuto grande coraggio nelle sue esibizioni a mostrarsi per come è veramente senza dissimulare, senza nascondersi, senza avere paura delle schifezze e delle porcate che si vedono ogni giorno. Ha pagato lo scotto del giudizio e del pregiudizio. Purtroppo in Italia non siamo ancora pronti».
E dato che insultare un ragazzino gli avrebbe permesso di ottenere visibilità mediatica, Mario Adinolfi non ha perso l'occasione di dispensare il suo solito odio, lanciandosi come un avvoltoio contro la sua vittima.

Ma davvero crede che l'autore di un EP fortunatamente dimenticato dal mondo possa sostenere che lui sarebbe più esperto di musica rispetto ad una artista che è da anni risulta in vetta alle classifiche di vendita? E vogliamo parlare del lasciapassare da sedicente "cattolico" che Adinolfi ha chiesto alla redazione di Avvenire per potersi dire "giornalista" nonostante sia difficile comprendere quali sarebbero i suoi meriti professionali dato che riuscì a farsi licenziare anche dal ruolo di commentatore di Barbara D'Urso chiamato a fare polemiche gratuite contro qualunque argomento? Ma le sue figlie non provano vergogna per lui? Non possono aiutarlo e invitarlo a farsi curare dalla sua ossessione?
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