Commissione europea ha presentato la sua prima strategia lgbt


Se in Italia abbiano un Salvini e una meloni che vanno in giro a dire che l'odio sarebbe "libertà di espressione" e che i gay non devono poter ambire ai privilegi che loro vogliono siano riservati unicamente ai maschi eterosessuali bianchi, dall'Europa arriva la decisione di adottare una startegia lgbt comune che possa instradare le politiche nazionali verso la completa uguaglianza del cittadini, senza distinzione di sesso, razza, orientamento sessuale e identità di genere.
Ed è così che, con lo scopo di combattere la persistente discriminazione e la disuguaglianza vissuta da persone lesbiche, gay, bisessuali, transgender e intersex in Europa, la Commissione Europea si è dotata di una serie completa di azioni, tra cui proposte legislative, per svolgere un ruolo più incisivo nella difesa e nella promozione dei diritti LGBTI.
Si tratta di un significativo passo avanti per i diritti umani delle persone LGBTI compiuto in un momento cruciale in cui alcuni Stati membri dell’UE si esprimono sempre più apertamente contro i quei diritti primari.
La strategia propone, tra l'altro, di estendere l'elenco dei reati dell'Ue ai crimini d'odio, compreso l'incitamento all'odio omofobico, e di presentare una normativa sul riconoscimento reciproco della genitorialità in situazioni transfrontaliere. Inoltre si riconosce la dannosità di pratiche come gli interventi chirurgici cosmetici, non salva-vita e non consensuali su neonati e adolescenti intersessuali e come la medicalizzazione forzata di persone trans e le cosiddette «terapie riparative». La Commissione promuoverà lo scambio di buone pratiche tra gli Stati membri per porre fine a tali pratiche.
1 commento