Ddl Zan. Anche i gay di destra festeggiano la disfatta di Lega e FdI: «Sconfitta la peggior destra sovranista»


Pare che neppure le destre abbiano voluto dar corda a quella Giorgia Meloni che si è permessa di parlare a nome dei gay italiani e, sbraitando come suo solito, ha sostenuto che nessuno di loro sarebbe stato così folle da chiedere una legge a tutela della loro esistenza se in agenda c'erano temi da lei ritenuti molto più importanti, come la discussione sui crostacei del Mar Nero,.
Ed è così che anche Enrico Oliari, presidente dell'associazione GayLib che raggruppa i gay di destra, ha affermato:

Con l’approvazione a Montecitorio del ddl Zan l’Italia compie un ulteriore importante passo verso una civilizzazione necessaria dei costumi socio-culturali. Un arricchimento in termini di tutela dei cittadini lgbt e delle donne che non sopprime in alcun modo la libertà d’opinione ma fa crescere il Paese nel livello generale di civiltà. Rinviamo al mittente battute e allusioni che giungono dalla destra sovranista che si sta distinguendo ancora una volta come una delle più retrive d’Europa mentre ringraziamo quelle figure autenticamente liberali che, soprattutto in Forza Italia, continuano a tenere alta con vigore la bandiera delle libertà civili e dei diritti umani.

Il segretario politico, Daniele Priori, ha poi aggiunto:

Contiamo ora che nel passaggio al Senato, decisivo per il definitivo via libera alla legge, proprio da Forza Italia possano arrivare quei segnali di libertà da parte di donne e uomini di centrodestra che non intendono arrendersi all’estremismo illogico di chi vuol far passare l’idea che discriminare e mettere a rischio la sicurezza delle persone lgbt e delle donne non debba essere in nessun modo sanzionato con una aggravante di specie. Questa legge ci avvicina all’Europa liberaldemocratica e ci allontana dalla Russia e dall’Europa del’est che continuano a legiferare invece nella direzione di una discriminazione di Stato. Fortunatamente l’Italia va nella direzione opposta, quella delle libertà, dei diritti e della sicurezza di tutte e tutti i cittadini sulla scorta degli articoli dai quali la nostra Costituzione prende le mosse.
Ci piace inoltre dedicare questa giornata decisamente arcobaleno alla memoria di due grandi maestri del teatro come Gigi Proietti e Giorgio Albertazzi che nei giorni in cui a Roma qualcuno feriva con le lame dei coltelli un ragazzo lgbt ci hanno ricordato come la cultura con la C maiuscola: da Shakespeare alla Yourcenar, da Bob Dylan a De André, non hanno esitato a mettersi dalla parte giusta, quella delle vittime. E’ anche grazie alle loro parole e alla loro forza d’animo se tante persone, anche molto giovani, hanno trovato in questo ultimo decennio il coraggio di uscire fuori e iniziare a lottare per la libertà e la dignità di tutti. Senza più paura.
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