Feltri insulta chi non si lascia censurare da suo figlio


Mattia Feltri, direttore dell’Huffington Post e figlio di Vittorio Feltri, è stato criticato per la sua decisione di cesurare un articolo di Laura Boldrini in quanto critica contro suo padre, autore di un abominevole articolo cui spiegava che la donna va «scopata», che è il maschio a diver decidere quando potrà «rialzarsi le mutandine» e che andrebbe attribuita alle ragazze la colpa degli stupri subiti.
Se Mattia Feltri ha rivendicato il suo aver chiesto alla Boldrini di censurare ogni critica a suo padre, oggi è Feltri senior ad aver usato Libero per pubblicare in prima pagina questa porcheria:


Con il suo solito bullismo, il populista parla di una «Laura» che «prova a imporre al figlio di Feltri di pubblicare sul suo giornale un articolo pieno di odio e inesattezze, nel quale ci attacca sul caso Genovese. Respinta, si infuria anziché scusarsi. Pubblichiamo noi le sciocchezze vergate della signora».
Peccato che il pezzo non contenesse sciocchezze, odio o inesattezze, al contrario della linea editoriale su cui Libero basa il suo busines. L'unico dato di fatto è la decisione del signor Mattia Feltri di censurare la deputata Pd e il suo blog personale soltanto perché ha osato parlare contro suo padre.
Alessandro Zan commenta: «Gli sproloqui di Feltri su Libero contro Laura Boldrini hanno una definizione ben precisa: coda di paglia. Un triste teatrino di machismo tossico e censura giornalistica andato in scena tutto nella famiglia Feltri, ma che degrada la serietà dell'Huffington Post».

A partecipare all'attacco squadrista contro Laura Boldrini troviamo anche il solito leghista Claudio Borghi, il quale scrive:


Ed ovviamente anche il partito di Giorgia Meloni si è schierato dalla parte del sessismo e di quel Feltri che lei e Salvini volevano come presidente della Repubblica:


I fantomatici «insulti» della Boldrini a Feltri sarebbero questi:


Poi, però, dicono che i reati d'odio sarebbero "libertà di opinione" se a danno dei gay.
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