Giorgia Meloni si lancia nel suo solito sciacallaggio del Natale


Gesù non è nato il 25 dicembre, ma quella data fu scelta dalla Chiesa Cattolica nel tentativo di appropriarsi di una festa pagana preesistente ed imporre il loro credo ad un popolo che festeggiava il ritorno dell'allungarsi delle giornate.
Però, in quella sua propensione ad abusare delle religione, la deputata Giorgia Meloni ha ritenuto di dover mettere a frutto il bigottismo e si è messa a sbraitare come una indemaniata che Gesù vorrebbe vedere gli italiani morire purché non si anticipi la messa:


Ed è così che la signora che giorni fa sbraitava come un'ossessa che "ci sono cose più importanti, in un momento come questo, della legge contro l'omofobia" pare dirsi certa che la cosa più importante sia perdere tempo e fatica per imporre l'ora di nascita di Gesù bambino.
Ed è ovviamente una polemica sterile e strumentale, dato che in molte parrocchie da anni la messa della notte di Natale è anticipata alle 21.00 o alle 22.00. Anche il Papa celebra la messa alle 21.30, ma forse la Meloni non lo sa o fa finta di non saperlo dato che a lei interessa unicamente come creare rabbia sociale, distruggere il tessuto sociale della nazione e cercare di far soldi con i morti. Ancor più visto che quest'anno non ha neppure potuto cercare consensi con le sue solite polemiche sui presepi che lei esige siano imposti ai bambini nelle scuole.
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