La bufala populista sui migranti gay. La mozione Boldrini non cambia nulla, mentre la Meloni vuole calpestare la Convezione di Ginevra del 1951


I quotidiano populisti sono impegnati da giorno che con la loro cristianissima Giorgia Meloni e con quel loro Salvi che che ama brandire rosari a fini elettorali, le vittime di persecuzione verranno abbandonate a loro stesse perché il vero populista di estrema destra non ha alcun interesse per la vita e la dignità di chiunque non sia bianco, eterosessuale e padano quanto loro. O forse non ha interesse neppure per loro, ma in quel caso si preferisce passare da altre scuse come il loro sostenere che gli stupri siano colpa delle donne o che i poveri danneggiano il decoro delle loro città.
Sbraitando che la destra italiana esige che i gay vittima di persecuzione siano lasciati morire a casa loro, su Libero troviamo titoli come "Giorgia Meloni contro Pd e Boldrini: Da domani se sei immigrato e gay non puoi essere espulso, addio ai confini italiani". Su Il Giornale scrivono: "La sinistra cancella i rimpatri. Chi dice di essere gay resta". Ed è sul quotidiano di Belpietro che il solito Francesco Borgonovo tocca l'apice dello schifo titolando: "Vietato espellere i clandestini gay".

Il problema è che qui non si è davanti a dei semplici titoli razzisti che promuovono il razzismo su cui lucrano Salvini e la Meloni, qui si è dinnanzi a giornalisti che paiono voler mentire ai loro elettori pur di far leva sull'odio a fini elettorali. L'emendamento della Boldrini, infatti, non cambia assolutamente nulla rispetto a quanto avveniva prima.
Forse la signora Giorgia meloni non è a conoscenza della Convenzione di Ginevra del 1951, enlla quale si stabilisce la necessità di garantire asilo a chi abbia una “appartenenza ad un determinato gruppo sociale” sulla base del fondato timore di persecuzione, da un lato garantendo all'individuo diritto alla protezione internazionale e dall’altro obbligando gli stati a garantire quel diritto.
Da anni la giurisprudenza italiana ritiene che tra i “gruppi sociali” oggetto di persecuzione ci siano quei gay e quelle lesbiche che vengono perseguitate, incarcerate o punite perché amano persone del loro stesso sesso. E se anche Fratelli d'Italia volesse ignorare la Convenzione di Ginevra sullabase di una qualche loro fantasiosa reintegrazione ideologica dei termini, nel 2013 la Corte di giustizia dell’Unione Europea ha chiarito definitivamente che le minoranze sessuali rientrano nei gruppi sociali che possono essere perseguitati e che quindi gay e lesbiche che rischiano di essere perseguitati in patria a causa della loro identità sessuale hanno il diritto alla protezione e non possono essere respinta. Quella sentenza è automaticamente entrata nell’ordinamento di tutti gli stati dell’UE, Italia compresa.

Se anche si accetta che la Meloni e Salvini parlino di "confini" in quel loro voler far leva sui nostalgici del nazismo e sui neofascisti, ci sarebbe da processare per crimini contro l'umanità quei giornalisti che mentono pur di sostenere che loro esigono i calpesti la Convezione di Ginevra per riportare l'Italia indietro di settant'anni ad ode del padano e dell'urlatrice romana.
Non solo, pare anche che gli organi di propaganda populista vogliano negare che durante i sequestri di persona che Salvini organizzava per ostentare il suo razzismo, il numero di migranti gay accolti fosse maggiore dato che il “decreto paesi sicuri“ approvato dal governo Conte 2 ha ostacolato le richieste d’asilo delle persone provenienti da una serie di nazioni, non prevedendo eccezioni neppure per i gruppi particolarmente esposti a violenza come la comunità lgbt.
Quindi se ne deduce che la mozione Boldrini sia solo una mozione simbolica che mette nero su bianco una realtà che viene applicata sin dal 1951, mentre se ne deduce che le polemiche e le fake-news diramate dai populisti siano solo l'ennesimo tentativo di vendere razzismo ed i cercare di fare fatturato attraverso la sistematica violazione dei diritti umani.
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