L'idrossiclorochina promossa da Salvini? Provoca disturbi psichiatrici e propensione al suicidio


Matteo Salvini continua a proporsi ai suoi elettori come il populista che vorrebbe affrontare una pandemia mondiale attraverso discorsi da bar. Incurante del parete dei medici, da mesi va in televisione a raccontare che lui vorrebbe curare il Covid-19 con l'idrossiclorochina. Poi pazienti se i maggiori luminari del mondo ci dicono che quel farmaco non serva, lui giura che funzionerebbe perché lo dicono Bolsonaro e quel Trump che suggeriva anche iniezioni di candeggina.
Ma dato che a parlare sulla base della convenienza si fanno solo danni, ora si scopre che l’utilizzo di clorochina o idrossiclorochina può provocare disturbi psichiatrici e comportamenti associati al suicidio.
L'allarme è stato lanciato dall’Agenzia Europea dei medicinali (Ema) a seguito di una revisione di tutti i dati disponibili, confermando che chi ha dato ascolto a Salvini potrebbe essersi scavato la fossa. La revisione era stata avviata a maggio, quando l’Ema “era stata informata dall’agenzia spagnola dei medicinali (Aemps) di sei casi di disturbi psichiatrici in pazienti Covid a cui erano state somministrate dosi di idrossiclorochina superiori a quelle autorizzate”.
Chissà se Salvini continuerà a dire che bisogna usarla perché piace al suo Trump. Perché tra il suo sostenere che bisognerebbe far morire una parte della popolazione per far felici i bambini e il suo sostenere che bisognerebbe spingerne al suicidio un'altra parte per far felice il suo Trump, il rischio è che la popolazione possa essere sterminata prima che lui si dica soddisfatto del profitto ottenuto promuovendo disinformazione e irresponsabilità.
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