Mario Girodano minaccia Fico: dice che il popolo vorrà la sua testa se farà approvare la legge contro l'omofobia


In conformità alla linea propagandistica decisa dalle lobby populiste, Mario Giordano è corso da Maurizio Belpietro a raccontate che i diritti dei gay verrebbero dopo gli egoismi di quei leghisti che vogliono andare al bar mentre le gente muore.
Senza aggiungere nulla agli slogan coniati dalla propaganda dato che è loto prassi ripeterli a pappagallo per farli percepire come verità assolute, Giordano esordisce sostenendo che una legge contro l'omofobia sarebbe a suo dire «inutile» perché «chi odia o insulta qualcuno soltanto per la sua identità sessuale può e deve essere punito».
E se quella legge fosse davvero «inutile», non si capirebbe perché i populisti stanno fermando i lavori della Camera nel tentativo di impedire il contrasto a quell'odio su cui loro tentano di costruire il loro consenso elettorale. Attaccando Fico e lamentandosi che non impedisca la discussione di una legge che le destre hanno fatto rimandare per vent'anni usando come pretesto quella pandemia che i populisti dicono esista solo quando gli fa comodo, Giordano scrive:

Non pensa che ci siano mille questioni più urgenti da affrontare in quell’aula? Davvero pensa che l’emergenza non sia il Covid ma le presunte schiere di italiani che non vedono l’ora di uscire dal coprifuoco per insultare i trans?

E certo, perché lui dice che l'omofobia sarebbe solo presunta, così come evidentemente ritiene che la vere priorità siano quelle di quel suo Salvini e di quella sua Meloni che vogliono dichiarare guerra alla Francia per intestarsi la cima del Monte Bianco. Ed è sempre affidandosi al populismo e all'invettiva che il signor Giordano prosegue:

Per Mario Giordano, se Fico appoggia una legge tanto da chiederne un’accelerazione vuol dire che ha dimenticato l’origine del Movimento Cinque Stelle, è un politico come tutti gli altri diventato prigionieri dei Palazzi del Potere [...] Andate pure avanti così, tra pasti e rimpasti, legge sui trans e alleanze strutturali. Si chiuda nel suo palazzo dorato e metta dei sacchi alle finestre. Che c’è il rischio che la vengano a prendere non più con l’autobus, ma con i forconi.

Quindi lui giura che nel regno di Salvini, dove chi procaccia cubiste leopardate viene ripagato con incarichi all'Europarlamento, si ucciderà chi difende le vittime di omofobia e di violenza. Ed ovviamente cerca pure di coltivare odio raccontando che i diritti altrui vengono sempre dopo i suoi personali interessi.
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