Platinette da vomito su Libero: «A Bergoglio io preferisco Ratzinger, è più moderno»


È chiaro che nessun neofascista si senta minacciato da un Mario Coruzzi che si presenta la mondo come una caricatura di "uomo", tutto tronfio nel suo accettare di essere pagato per farsi deridere e per ridicolizzare i gay. Eppure non pare che i danni culturali arrecati dalla suo business gli siano bastati, dato che da anni si propina come il "gay di destra" che erra tra le testate di propaganda populista a raccontare lui è contrario alle unioni civili, che lui non vuole che chi commette reati d'odio possa essere punito e che lui nega esista omofobia anche se migliaia di adolescenti vengono resi vittime di bullismo omofobico nelle scuole.
Ma dato che pare non esistere fine al peggio, ora dice di odiare un papa che non discrimina i gay perché lui ama quel Ratzinger che ha personalmente scritto nel Catechismo della Chiesa Cattolica quelle condanne contro l'omosessualità che vengono branditi dai fondamentalisti e dagli intolleranti.

Con la sua consueta arroganza, è dalle pagine di Libero che afferma: «La posizione benevola del Papa è talmente retorica da sembrare sospetta. Il fatto che una coppia gay unita civilmente vada in Chiesa a fare il segno della croce, non lo trovo né un avanzamento né una posizione retrograda».
A quel punto ha iniziato a dire che chi avrebbe fatto davvero qualcosa per gli omosessuali sarebbe la sua amata Mara Carfagna, probabilmente citata solo perché di destra: «La prima legge sulla transfobia, tanto dibattuta in questi giorni, è firmata da Mara Carfagna, esponente di Forza Italia, non certo dalla sinistra». Ed è parlando al maschile di Vladimir Luxuria che la soubrette populista ha aggiunto: «Spesso mi accusa di dire che lui non ha fatto niente in Parlamento per la questione; la legge della Carfagna, l’ha firmata anche lui ma non l’ha proposta in prima persona».
A quel punto Coruzzi arriva a dire che lui preferisce Ratzinger a Bergoglio: «Mi stupì molto più lui quando parlò per la prima volta di preservativo, lo trovo più moderno di Bergoglio».

Dopo la solita valga d'odio, Platinette è ricorsa a quel suo solito vittimismo di chi dice di sentirsi discriminata perché non può discriminare: «Se io ho una posizione diversa dalla tua sulle unioni civili, non perché non sia d’accordo, ma perché non fa per me, chiedo di commentare i dati che vedo in calo, espongo il fatto che tra le coppie gay vige spesso il tradimento o dico con fermezza che l’utero in affitto è abominevole, vengo additato come eretico».
Peccato, però, che la sua presunta "opinione" sfoci nel pretendere leggi che vietino agli altri di vivere la loro vita in virtù di come lui dica che solo Pillon deve potersi sposare perché leghista e perché dice di penetrare regolarmente vagine femminili.
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