Il leghista Simone Pillon va all'attacco della legge sul divorzio


Il senatore leghista Simone Pillon dice di essere un "vero cristiano" perché lui schifa l'invito all'accoglienza predicato da Gesù e preferisce il razzismo della Lega. Dice di voler "difendere la vita" mentre promuove la caccia, in quel suo ritenere che uccidere la madre di un cucciolo possa essere ritenuto uno "sport". Sostiene anche che il sesso sarebbe finalizzato unicamente alla procreazione, ma poi si propone come rappresentate della lobby di un Gandolfini che è sterile. Ed ora, a nome del partito del divorziato che ai figli dice di aver sostituito le loro rispettive madri con vagine sempre più giovani, annuncia di volere un divieto al divorzio in nome alla sua omofobia:


Se l'ipocrisia dei populisti pare non avere confine, grave è come Salvini abbia preteso che Pillon fosse assegnato alla commissione infanzia, garantendogli di potersi battere perché i bambini siano costretti a crescere con genitori che non si amano nel nome delle sue presunte coreferenze "religiose" che includono l'odio, la misogina, l'omofobia ma non l'invito all'amore e all'accoglienza.
Il divorzio fu votato dal 53,9% degli italiani ed entrò in vigore il 1° dicembre 1970. Cinquant'anni dopo, la Lega dice che bisogna impedire agli italiani di poter decidere la propria vita contro il volere delle lobby integraliste,
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