Il senatore leghista Simone Pillon torna a sfottere le vittime di omofobia


Il senatore leghista Simone Pillon pare un disco rotto nel suo proporsi come l'omofobo che nega l'omofobia mentre si fa rappresentante della lobby omofoba di Gandolfini all'interno dell'omofoba Lega di Salvini. In quella sua propensione ad alterare la realtà secondo convenienza che lo portò ad essere condannato per diffamazione, il leghista si è scagliato come un avvoltoio su un caso di omofobia che i giudici non hanno ritenuto tale per tentare di sostenere che tutte le denunce sarebbero false.
Ricorrendo ai suoi soliti toni da bulletto di Sesto San Giovanni, il leghista ha scritto sulla sua pagina Facebook:

Salutiamo questa domenica con l’ennesima omobufala. Ricordate il penosissimo caso dei due poveri Marlon e Mattias malmenati a sangue a Padova dai soliti fascisti omofobi per un bacio? Bene. Era l’ennesima OMOBALLA. I due secondo il tribunale SI ERANO INVENTATI TUTTO per coprire la loro partecipazione attiva ad una rissa tra ubriaconi. Risultato? Tutti condannati, inclusi i due omofalsari. Sullo sfondo i dati parlano chiaro. L’Italia è un paese più che tollerante, e i pochissimi casi autentici sono già puniti con pene severe grazie alla legislazione vigente. Quindi per cortesia basta lagne, buone solo a ottenere laute marchette per le lobby LGBT e l’agognata licenza di poter indottrinare i nostri figli. Rispetto per tutti, ma liberi di dire la verità! Buona domenica!

Insomma, siamo dinnanzi all'ennesimo messaggio infarcito di omofobia e di becere offese che parla da sé. Ed è deprimente vedere come la deriva valoriale di cui Pillon si fa promotore passi da un linguaggio violento, rozzo ed offensivo come quello.
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