La Lega attacca Conte, sostenendo che Salvini avrebbe basato le sue decisioni sui like di Facebook


Con Salvini al governo, le decisioni per il contrasto alla pandemia sarebbero state basate sul numero di "like" che Salvini avrebbe potuto ottenere sui social e non sulla base delle necessità.
È quanto dichiara il partito leghista, dopo giorni trascorsi a giurare che Salvini avrebbe aperto tutto e avrebbe consentito agli infetti di far visita ai loro genitori a rischio. Peccato che, nel frattempo, le regioni leghiste fossero in prima fila a chiedere la chiusura dato che non tutti vogliono avere morti sulla coscienza come il padano.
In quel bullismo istituzionale che vede l'assenteista padano impegnato 24 ore al girono a criticare tuto senza mai proporre nulla, è dalla pagina di propaganda del partito che scrivono:


Insomma, pare che Salvini non voglia perdere occasione per ribadire che lui non farebbe ciò che è giusto ma solo ciò che gli porta conensi grazie a chi guarda solo al proprio egoismo. E pare anche che non voglia perdere occasione per coltivare rabbia sociale e creare divisioni sociali, sorvolando sempre sull'unico vero tema: quanti morti costerebbe il suo voler fare a tutti ciò che vogliono? Ma davvero pensa che Conte non avrebbe preferito lasciate che tutti potessero andare dai loro cari? Ed è così che emerge la differenza tra chi tenta di salvare vite umane e chi non ci prova neppure perché le decisioni difficili non portano voti.
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