L'Italia civile si è ribellata ai manifesti d'odio stampati da Brandi e Coghe


Ormai non è rimasto un solo comune in cui i manifesti di disinformazione contro la pillola abortiva stampati dall'organizzazione omofoba "provita Onlus" non siano stati rimossi o “reinterpretati” da chi si è sentito offeso dalla solita comunicazione ideologica e offensiva si quei sue signori di Forza Nuova che paiono eccitarsi nell'offendere la dignità delle donne mentre si oppongono a qualunque educazione sessuale nelle scuole. Evidentemente sognano di far restare incinte delle sedicenni da poter molestare con i loro manifesti.
I loro orribili manifesti mostravano una donna caduta a terra perché "avvelenata", come Biancaneve, dal morso dato a una mela. E Toni Brandi e Jacopo Coghe hanno poi aggiunto: "Prenderesti mai del veleno? Stop alla pillola abortiva Ru486, mette a rischio la vita e la salute della donna e uccide il figlio nel grembo" prima di dichiararsi "dalla parte delle donne".

Ricorrendo al suo proverbiale vittimismo dea integralista che si dice discriminato da chi non lo lascia discriminare il prossimo, Brandi se n'è uscito con quei suoi soliti slogan tragicominici, asserendo: «Gli intolleranti della tolleranza Lucarelli, Parenzo, Saviano chiedono la rimozione… e i teppisti eseguono. Hanno strappato e vandalizzato i manifesti della nostra campagna #dallapartedelledonne contro la pillola abortiva Ru486. D’altronde i guru della comunicazione “totalitaria-buonista”, antidemocratica ce l’hanno messa tutta a fomentare gli animi. Impariamo oggi che gli unici a poter parlare di questi temi sono loro. Siamo di fronte a una Nuova Inquisizione che si batte contro la libertà di espressione, garantita dalla nostra Costituzione».

Insomma, non si accontenta di dire che lui è un maschio eterosessuale di pelle bianca che fa soldi dicendo di voler vietare l'amore, di voler far soffrire i malati contro la loro volontà e di voler obbligare le donne a fare quello che dice lui, ma si lamenta pure se qualcuno contesta la sua falsa testimonianza e il suo vergognoso stile di vita da intollerante che si vanta della sua intolleranza. D'altronde che ci si può aspettare da un "moralizzatore" che offriva sconti sulle prostitute con la tessera della sua compagnia di trasporti?
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