Luca Volonté difende i genitori omofobi, asserendo che quell'odio contro-natura sarebbe "cristianesimo"


È il solito Luca Volonté ad aver pubblicato sulle pagine de La Nuova bussola Quotidiana un imbarazzante articolo intitolato "Se sei cristiano ti tolgo i figli".
In quel loro sostenere che "cristiani" sia sinonimo di intollerante e che i diritti dei bambini contino meno dell'odio dei genitori, l'ex deputato dell'Ucd se ne esce inveendo contro i genitori australiani che torturavano il figlio perché dicevano che Dio sprezzasse la sa natura. Ed è dalle pagine dell'organo di propaganda diretto da Riccardo Cascioli che scrive:

Le famiglie cristiane di genitori maschi e femmine ne rischiano di tutti i colori in Australia [...] perché si oppongono al politically correct della ideologia LGBTI e pretendono rispetto per coloro che credono alla natura umana, amano i propri figli e confidano nella sessualità biologica, nei dettati biblici ed evangelici. La tirannia dell' 'io' (volubile, emozionale e manipolata dalla ideologia LGBTI) prende il posto di Dio e fagocita tutti i diritti umani. [...]
Un adolescente è stato preso in cura dai Servizi Sociali del Qeensland nel primo caso conosciuto in Australia, perché i genitori sono stati giudicati "abusatori e potenzialmente dannosi" per lei. La colpa di questa coppia di genitori? Non aver acconsentito all'identità transgender autodichiarata dalla propria figlia e vietare che si sottoponga ad un trattamento ormonale irreversibile.
Un magistrato del Tribunale Statale del Queensland australiano per i minori ha deliberato che esiste un serio rischio di "autolesionismo" per la ragazza, nel suo ordine perentorio dello scorso ottobre, quasi un anno dopo l'allontanamento della ragazza quindicenne dalla famiglia.
"Le autorità dicono che non le permetteremo di cambiare sesso, quindi è pericoloso per lei tornare a casa nostra perché abuseremo mentalmente di lei - vogliono che acconsentiamo al trattamento con testosterone. Noi non lo faremo mai", ha detto il padre a The Weekend Australian. I genitori si stanno opponendo con tutte le forze a questo bullismo da parte delle autorità statali, tutti gli amici sono rimasti scioccati dalla loro storia, gli australiani non riescono a credere che ciò accada in Australia.
In Tribunale i genitori hanno ribadito che sapevano del bisogno di aiuto e della depressione della loro figlia e perciò volevano per lei le cure di un buono psicologo che potesse aiutarla a risolvere le cause di fondo e non, tragicamente e sbrigativamente, assecondare le pulsioni stimolate dalla ideologia LGBTI e passare alle transizioni chimiche.

Insomma, loro volevano ricorrere a fantomatiche "cure" della transessualità in nome del loro odio e Volonté dice che avessero il diritto di torturare e di far male al figlio perché bestemmiavano Dio come pretesto per discriminarlo.

Volonté inizia così a insultare chiunque difenda i diritti dei minori, raccontando che l'appellativo "cristiano" debba conferire il diritto di torturare e segregare i propri figli sulla base dell'omofobia promossa da preti che andrebbero indagati per crimini contro l'umanità. Ed è ricorrendo ai soliti toni rancorosi della destra populista che scrive:

Le autorità per la tutela dei minori devono ancora approvare il trattamento ormonale per la ragazza e hanno accettato la richiesta dei genitori di un secondo parere prima di qualsiasi decisione. Lo scorso 20 novembre i genitori si sono appellati decisione del magistrato che aveva sostenuto gli avvenuti abusi verbali "direttamente collegati ai sentimenti e all'espressione dell'identità di genere della ragazza da parte dei genitori". Una affermazione totalmente negata dalla famiglia che comunque si oppone ai trattamenti chimici di transizione, insiste per riavere la propria figlia a casa e per iniziare una cura psicologica. Diversante, le iene arcobaleno delle lobbies LGBTI si sono messe all'opera e richiesto che subito inizino le terapie ormonali, con un'udienza preliminare martedì al Tribunale della Famiglia. Sarà il primo caso del genere in cui entrambi i genitori si oppongono al trattamento.
Gli sciacalli delle lobbies trans e LGBTI australiane si sono invece gettati sul caso e chiesto al Tribunale di iniziare al più presto le terapie ormonali. Anche questa una tragedia che ci racconta di genitori cristiani, attenti verso la propria figlia che si vedono privare della patria potestà ed accusare di ogni malvagità, pur di soddisfare la bramosia del politicamente corretto. [...] I genitori cristiani, le famiglie cristiane possono ancora esistere o no? Per ideologi e propagatori della futura inumanità, fluida e mentalmente instabile, essere cristiano e per di più genitore è un peccato originale incancellabile. Questo è l'incubo del mondo moderno, dove una eccezione diviene la regola, nel quale la non discriminazione di una minoranza si impone come regola inviolabile dalla maggioranza, dove la dignità umana e l'immagine di Dio si è sostituita ad ogni volubile desiderio mio.

Il tentativo di sostenere che "cristiano" sia sinonimo di intollerante ed omotrasofonico pare un'offesa ai veri scristiani, l'ennesima che troviamo promossa da quel covo i integralisti che è il sito di Riccardo Cascioli.
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