Ora et labora dice che Sala è «un bastardo schifoso tiranno nazista rosso» perché tutela le donne dalle offese di Provita Onlus


Jacopo Cogne dice che le donne non devono poter avete libertà di scelta perché lui sostiene che debbano essete "tutelate" con leggi che le obblighino a fare quello che dice lui. E lui vuole producano gigli, motivo per cui ha fatto stampate orrendi manifesti di disinformazione che insultassero le donne che hanno osato disobbedire al suo volere da esponente di un'organizzazione forzanovista che si batte contro la libertà e i diritti di chiunque non risulti conforme al loro pensiero unico.
Ovviamente quegli abomini sono stati rimossi e, secondo un copione già visto, Jacopo Coghe si è messo a piagnucolare che lui pretende di poter esprimere "opinioni" volte a chiedere leggi che vietino agli altri di poterla pensare diversamente da lui.

A difendere i manifesti di Provita Onlus è ora arrivata anche la setta di Ora et labora, tristemente conosciuta per la sua attività di promozione dell'odio omofobico e per i loro raid volti a molestare le donne che si recano negli ospedali. I fondamentalisti sono così presentati davanti a Palazzo Martino a Milano, sfoggiando patetici striscioni volti a sostenere che chi impedisce di insultare le donne starebbe imponendo «una dittatura» da Cina o da Corea del Nord:


Hanno poi distribuito volanti diffamatori in cui dicono che la Costituzione gli garantirebbe il diritto di importunare le donne e in cui sostengono che Bebbe Sala sarebbe «come un mafioso» perché difende la dignità di chi non la pensa come loro:


Si sono anche vantato di aver danneggiato l'arredo urbano con graffiti che la cittadinanza dovrà ora ripulire a proprie spese:


Ovviamente il loro scopo è che si producano bambini che potranno essere da loro perseguitati se non conformi al volere di Coghe. Ad esempio, è a fronte di un contenuto tenuto nascosto da Mandelli che un suo seguace giura che non esisterebbe alcuna omofobia ma una «eterofobia» che teorizzano derivi dai gay che non si lasciano discriminare in silenzio nonostante loro teorizzino che il loro provare piacere sessuale nel portarsi a letto una donna sarebbe il nuovo "arianesimo":



Fa riflettere anche che a negare l'omofobia siano i seguaci di un omofobo che sulla sua pagina pubblica messaggi di istigazione all'odio come questo:


La situazione non migliora nel constatare come quello che va in giro a dire che il suo odio per le donne sarebbe "opinione" sia quello stesso tizio che definisce "idioti" o "scemi" chiunque la pensi diversamente da lui, ovviamente premurandosi di offendere onesti cittadini per la base delle loro lecite idee:




Da notare è come dietro l'0intolleranza organizzata ci sia sempre Toni Brandi, Jacopo Coghe, Mario Adinolfi e Silvana De Mari, ossia quei tizi che da mesi starnazzano che l'odio sarebbe "libertà di espressione" anche in virtù di come tutti loro abbiano tramutato l'odio in un bisness.
1 commento