Nell'accanirsi contro una bambina, il partito di Adinolfi ci spiega che gli stupri si "riparano" col matrimonio


Il partito di Mario Adinolfi è tornato ad insultare le bambine che hanno osato nascere contro il loro volere. In quel loro sostenere che le donne dovrebbero essere obbligate a partorire contro la loro volontà e che si debba negare una famiglia a chi vuole screscere dei figli, li troviamo ad inverire ferocemente contro Matthew, un insegnante di scuola elementare del Nebraska.
La sua storia è molto semplice: non appena la Corte Suprema ha introdotto il matrimonio egualitario, nel 2015 si è sposato col suo compagno. A causa di persone che condividono la stessa ideologia dei seguaci di Adinolfi, è stato licenziato dalla scuola in cui lavorava per il solo fatto di essere sposato. Passano gli anni e, insieme al suo compagno, ha deciso di iniziare il lungo percorso per l'adozione di un bambino. A quel punto, sua madre si è offertadi partorire un figlio per loro. Matthew è un po' titubante, ma la madre, di 59 anni, ha insistito e gli ha presentato i risultati degli esami medici a cui si era sottoposta a sua insaputa per verificare di poter portare avanti la gravidanza.
Quando lui e il marito hanno così decido di accettare la proposta, lo hanno annunciato alle loro famiglie e la cognata si è offerta di donare l’ovulo. Lo sperma che è stato utilizzato è quello di Matthew. Nove mesi più tardi, nascerà una splendida bambina.

Con una ferocia che non pare umana, Massimiliano Esposito (dirigente del parito di Mario Adinolfi) è risultato capace di commentare quella storia scrivendo:

Altra storia strappalacrime, glamour e glitterata per far digerire l’assurdo, peccato poi che la #VERITÀ grida sempre forte e le coscienze e la storia, poi faranno a pugni con la #REALTÀ. Basta leggere i tanti commenti per capire che non basta “l’ammore” e non si può lavare e asciugare tutto con la scusa del “a te cosa cambia” o “chi siamo noi per giudicare”, dispiace che a giocare sporco ci sia un ottima penna come quella di Carmelo Abbate, lontano senza dubbio dalle mie posizioni ma sempre preciso e corretto nel dimostrare i fatti, si sappia che questo giro lo ha fatto per meri fini commerciali, così come è per mero fine commerciale anche la pratica messa in atto in questa famiglia, perché siamo seri, l’utero in affitto è ed resta una pratica barbara ma economicamente dispendiosa e folle.
Qui i fatti:
1: Chi mette lo sperma è il figlio di chi porta avanti la gravidanza
2: Che sarà il Padre del nascituro ma sarà anche inevitabilmente il fratello
3: la madre biologica di questa bambina avendoci messo l’ovulo è la moglie del fratello del padre della bambina che contemporaneamente è anche la cognata
4: in questo guazzabuglio stile Beautiful un giorno questa bambina vorrà capire di più della sua storia ed in quel momento la sua vita, cambierà radicalmente e ciò che potrà capitare lo sa solo Dio.
A voi piace un mondo così? A me fa cagare un mondo così! cit.

Chissà, forse anche le loro figlie avranno avuto difficoltà ad accettare di avere degli integralisti al posto di genitori amorevoli, ma si sa che i seguaci di Adinolfi amano dirsi molto "cristiani" mentre sembrerebbero ignorano la parabola della pagliuzza e della trave.

Dato che chi semina odio raccoglie tempesta, tra i commenti è un tripudio di odio. I suoi seguaci dicono che l'atto d'amore di due madri verso i figli sarebbe una mercificazione perché loro mai farebbero qualcosa per un figlio che non è eterosessuale come loro esigono sia. E il signor Esposito è lì a fomentarli, tritando in ballo il suo sostenere i "matrimoni riparatori" servirebbero a "riparare" uno stupro in quella sua teoria per cui l'amore è del tutto estraneo al suo concetto di famiglia:



Il solo sostenere che uno stupro possa essere "riparato" con un matrimonio senza amore tra l'aggressore e una donna che sarà condannata a stare con il suo carnefice la dice lunga sulla loro idea di "famiglia".
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