Don Lazzara dice che chiamare "genitori" i genitori li discriminerebbe
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Don Lazzara, noto per la sua vicinanza alle lobby integraliste, si è messo ad inveire populisticamente contro la reintroduzione del termine "genitori o chi ne fa le veci" nel modulo per la richiesta della carta di identità elettronica per gli under 14 al posto del più restrittivo "madre e padre" che fu introdotto da Matteo Salvini su richiesta della lobby di Gandolfini.
Ricorrendo a quella solita falsa ironia che tanto piace ai fondamentalisti, scrive:
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Peccato che ai tempi di Claudio Villa ci fosse la dicitura "genitori o chi ne fa le veci" sui documenti, dato che è semplicemente folle sostenere che quella dicitura escluderebbe le madri.
A chi lo contesta, don Lazzara replica che la legge vieterebbe le famiglie che a lui non piacciono (anche se non è così) e usa i bambini per raccontare le sue solite filastrocche su come un padre pedofilo sarebbe preferibile a due genitori gay perché penetra vagine:
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Che dirà dei bambini che non hanno due genitori. Proporrà come Erode di eliminarli per negare la loro esistenza?
Il sacerdote passa poi a sostenere che la non discriminazione lo farebbe sentire discriminato nel non poter discriminare:
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Ovviamente non ci sarà la dicitura "genitore 1 e genitore 2" come si è inventato la stampa fondamentalista, ma evidentemente lui pontifica sulla base del sentito dire. Ed è forte ritrovandosi a corto di idee, tira fuori anche il suo sostenere che lo stato dovrebbe discriminare dei cittadini perché lo dice il Papa:
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Emerge così che a loro non interessi la dicitura, interessa che quella dicitura imponga la loro ideologia sulla famiglia.