Donad Trump non è riuscito ad ucciderla: sospesa l'esecuzione di Lisa Montgomery. Adinolfi chiede «quote rosa» nelle esecuzioni capitali


Donad Trump ha fallito nel suo tentativo di relegare un nuovo omicidio al suo elettorato. La richiesta di una perizia psichiatrica ha infatti interrotto l'esecuzione da lui ordinata di Lisa Montgomery.
Nata con problemi mentali dovuti all'alcolismo della madre, ha visto violentare il suo fratellino prima di essere a sua volta stuprata dal padre ad 11 anni. È stata poi tenuta segregata per obbligarla a fornire prestazioni sessuali ai suoi amici.
A quel punto sua madre ha iniziato ad usarla come un bancomat, obbligandola a prostituirsi ogni qualvolta le serviva del denaro. A 18 anni, si è sposata col fratellastro ed ha iniziato ad essere vittima di violenze. Per sottrarsi alle botte, finse una gravidanza. Nel 2004 uccise una donna per sottrarle il feto e presentarlo al marito come il figlio che diceva di aver partorito.
È la prima donna condannata a morte negli Stati Uniti negli ultimi 70 anni.

A testimonianza del sessiamo che impera nella destra estremista, il fondatore del movimento eversivo neofascista Terza Posizione (scappato all'estero dopo le accuse per la Strage di Bologna e latitante per 20 anni) commenta quei cinquant'anni di abusi invocando le "quote rosa" nelle esecuzioni capitali:


In quell'abitudine dei fascisti a lamentarsi che le persone non facciano quello che vuole lui, l'estremista dice che le femministe dovrebbero esigere l'uccisione della donna in quanto donna.
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