I supporter di Trump assaltano armati il Capitol Hill


Aizzati dal loro ex-presidente, i sostenitori di Donald Trump hanno assaltato e fatto irruzione, armati, nel palazzo del Congresso al fine di interrompere la seduta in cui sarebbe dovuta avvenire la certificazione della vittoria di Joe Biden alla presidenza degli Stati Uniti.
All'assalto hanno preso parte i Proud Boys, i Boogaloo ed altre milizie di estrema destra e razziste a cui Trump ha dato voce.
Una donna sarebbe stata colpita al petto da colpi di armi da fuoco all'interno del palazzo, mentre la polizia ha dovuto spiegare le armi per difendere i parlamentari dai trumpiani. La Cnn riporta anche che i leader di Camera Senato e sono stati evacuati in luogo sicuro e segreto.
Intanto gli Stati Uniti hanno perso la faccia dinnanzi il mondo, mostrando gente travestita da unno che scorrazzava armata per il Congresso, scattandosi selfie. Ed è altresì curioso osservare come i riferimenti "culturali" dei populisti si assomiglino in tutto il mondo:



Il populista Donald Trump aveva sparso benzina sul fuoco dichiarando: «Non ci arrenderemo, non concederemo mai la vittoria». Riferendosi al vicepresidente a cui è affidato il compito di certificare il voto, ha poi aggiunto: «Spero che Mike faccia la cosa giusta. Lo spero perché se Mike Pence fa la cosa giusta vinciamo l'elezione». Ma la risposta del vicepresidente ha stroncato l'ultimo tentativo di capovolgere il risultato elettorale: «La presidenza appartiene agli americani. Non ritengo che i padri fondatori volessero investire il vicepresidente con l'autorità unilaterale di decidere quali voti devono essere contati e quali no». Da qui gli scontri di chi sperava che si potesse frodare il voto popolare per assegnare pieni poteri allo sconfitto.

E forse dovremmo ricordarci che anche in Italia c'è chi opta per una politica che possa fomentare gli estremismi:


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