L'assalto all'Institut für Sexualwissenschaft del 1933


Il regime nazista non debuttò con i campi di sterminio. Per arrivare a quelli, cavalcarono l'odio e crearono stigma attorno ad interi gruppi sociali. Lanciano un azzardo, potremmo dire che iniziarono accusano di gay di volere la dicitura "genitore 1 e genitore 2" sui documenti dei loro figli o che volessero portare il "gender" nelle scuole.
Dato che il fascismo, come qualsiasi populismo, sa solo distruggere, i nazisti devastarono la vita associativa omosessuale. Berlino, che sino a quel momento era considerata la capitale della libertà omosessuale, diventò il teatro di una repressione senza precedenti: i locali notturni, i luoghi d’incontro, i café e i bar omosessuali vennero chiusi e molti fra gli uomini e le donne che li frequentavano vennero arrestati, incarcerati o deportati.
Il 6 maggio 1933, alcuni Studenti tedeschi e SA (Squadre di Assalto del Partito Nazional Socialista tedesco) assaltarono, confiscarono e misero a soqquadro l'Institut für Sexualwissenschaft, ossia l’Istituto di scienze sessuali del Dr Magnus Hirschfeld. Inaugurato il 6 luglio 1919, fu il primo istituto di sessuologia al mondo. Si studiavano tutti gli argomenti legati alla sessualità e alla
psicopatologia, affrontando temi ritenuti difficili da digerire per quell’epoca, motivo per cui i lavori di Hirschfeld vennero spesso screditati, presi in giro o ripresi come occasione d’incitamento all'odio.
Il 6 maggio 1933 i nazisti decisero di cancellare quel lavoro che osava mettere in discussione il loro modello di "famiglia ariana". Più di 1200 testi prelevati dall'istituto vennero bruciati nella notte del 10 maggio in un enorme rogo davanti all’Opera di Berlino.

Nel 1976, Cristopher Isherwood raccontò così i fatti:

(...) un centinaio di studenti fece una razzia all’Istituto. Buttarono giù la porta e si precipitarono all’interno dello stabile. (...) Riempirono i camion di libri presi dalla biblioteca così come pure tutte quelle opere che nulla avevano a che fare con la sessualità... Nel pomeriggio arrivò una truppa delle SA. Le “Camicie brune” si misero a fare ricerche minuziose. Davano l’impressione di sapere quello che cercavano

Come ogni regime, si distrusse tutto ciò che non era ritenuto conforme al loro pensiero unico, cercando di cancellare l'esistenza e la vita di interi gruppi sociali.
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