Irlanda, sono 9mila i bambini uccisi dagli stenti nelle case per madri non sposate gestite dalle suore


Sono oltre 9.000 i bambini morti tra il 1922 e il 1998 nelle case gestite dalle suore islandesi in cui venivano recluse le donne non sposate con i figli. Tutti i decessi sarebbero stati direttamente imputabili ai maltrattamenti subiti e delle difficili condizioni di vita a cui venivano condannati quei neonati.
È quanto emerge da un’inchiesta durata quasi sei anni e composta da tremila pagine che verrà presentata nelle prossime ore al Parlamento di Dublino.
Chi viveva nelle mother and baby homes soffriva di malnutrizione e malattie. Chi moriva di stenti veniva sepolto in modo anonimo all'interno di fosse comuni. Ed è proprio a fonrte di una di quelle fosse comuni rivenute nel 2017 nella contea di Galway che è partita l'inchiesta. In quella sede erano stati rinvenuti i resti di circa 800 bambini.
A partire dal 1922 sono state circa 56 mila le ragazze e le donne che furono mandate a vivere in quegli istituti, ritenute "colpevoli" di aver messo al mondo un bambino al di fuori del matrimonio (esattamente come quella Meloni che però ha portato il neonato al cospetto di Gandolfini durante la sua convention sulla cosiddetta "famiglia tradizionale").
La sopravvissuta Philomena Lee racconta: «Ho aspettato decenni per questo momento – il momento in cui l’Irlanda rivela come decine di migliaia di madri non sposate, come me, e le decine di migliaia dei nostri amati figli, come il mio caro figlio Anthony, siano stati fatti a pezzi, semplicemente perché non eravamo sposate al momento della loro nascita». L'Susan Lohan ha poi aggiunto: «Lo Stato e la chiesa hanno lavorato di concerto per garantire che le donne, madri e ragazze non sposate, che erano ritenute una minaccia per il tono morale del Paese, fossero incarcerate dietro queste mura per garantire che non avrebbero offeso la moralità pubblica».

Da circa tre anni, il fondamentalismo cattolico è impegnato nel negare i fatti. Ad esempio, è sul sito dell'Uccr che troviamo un surreale articolo in cui si definiscono «fake-news» i fatti a fronte del loro sostenere che i bambini sarebbero morti per «per malattie presenti fin dalla nascita».
In conformità alle loro priorità, l'articolo tenta di sminuire i fatti anche raccontando che «i documenti mostrano che molti bambini dell’orfanotrofio sono stati battezzati». Quindi, stando a loro, una volta che un bambino è stato fatto nascere, basta battezzarlo e poi lo si può far crepare di stenti?
Tra i commenti, si lanciano nel raccontare che quelle morti sarebbero state inscenate a fini politi per far vincere i partiti non omofobo, insultando ferocemente chiunque avesse smentito le bufale con cui l'articolo tentava di sminuire i fatti.
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