La bufala del consigliere M5S in coma per il vaccino anti-covid


Nell'Italia populista, non è più vero ciò che è vero ma viene spacciato per "vero" ciò che si vorrebbe fosse tale. Quindi, se io non voglio una pandemia, posso inventarmi che sia un «raffreddore» e che tutti i medici del mondo siano bugiardi. Posso anche inventarmi che sequestrare esseri umani serva a «difendere la paria» o possono persino Belpietro perché faccia dire alla signora De Mari che le mascherine farebbero male ai bambini e che quindi io faccio bene a non indossarla a rischio della salute altrui...
Il gioco passa dal raccontare che la verità è una nemica, magari inventandosi mostri ideologico come quel fantomatico "mainstream" che è sempre sulla bocca di quella gente. parlano di complotti e raccontano alla gente che il loro rendersi schiavi della propaganda sarebbe una forma di libertà. Se sentono furbi nel rendersi schiavi di crea fake-.news e panzane con cui nutrire la loro cieca rabbia sociale. E si sa che nessuno investirebbe ingenti somme nella creazione di disinformazione se non spera di trarne un profitto personale.

L'ultima bufala dei complottisti impegnati a sabotare la campagna vaccinale e il futuro dei loro figli riguarda Andrea Russi, consigliere comunale a Torino per il Movimento 5 Stelle. In quanto radiologo al San Luigi di Orbassano, è stato uno dei primi a ricevere il vaccino anti-Covid. Ed è così che la loro propaganda è stata capace di inventarsi questa bufala:


Ovviamente è tutto falso. Lo stesso Russi ha spiegato che: “Questa mattina, dopo aver ricevuto decine di chiamate e di messaggi relativi al mio stato di salute (a proposito, grazie a chi si è preoccupato per me), ho scoperto, mio malgrado, di essere caduto nella rete del complottismo no-Vax. È circolata infatti in rete la notizia che io fossi stato ricoverato in rianimazione in seguito a somministrazione del vaccino anti covid-19. Ovviamente sto bene, non ho avuto alcun effetto collaterale e dunque, a livello personale, il tam tam mediatico non mi preoccupa: chi mi conosce sa che al massimo posso riderci su. Sono invece molto, molto preoccupato perché questo episodio è l’ennesima dimostrazione di quanto poco possa bastare per creare una fake news e di quanto velocemente questa possa diventare virale a causa della necessità, da parte di chi crede in strampalate teorie complottiste, di trovare argomenti in supporto delle proprie tesi. Il problema però è che il propagarsi di una bufala di tale portata può essere molto pericoloso in un momento in cui il vaccino è probabilmente l’unica arma efficace che abbiamo per uscire dalla pandemia”.
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