La Cedu condanna la Romania per violazione dei diritti umani dei cittadini trans


La CEDU ha condannato la Romania per aver violato l’articolo 8 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo sul “diritto al rispetto della vita privata e familiare” in merito al mancato riconoscimento di due uomini trans.
I fatti risalgono al 2013, quando due uomini rumeni hanno rischiesto il riconoscimento del loro genere sui documenti d'identità. La loro domanda fu respinta perché le autorità pretesero una “prova che avessero subito un intervento di cambio di genere”, ritenendo insufficienti la terapia ormonale e gli chirurgici uniti ai documenti medici che attestavano la loro disforia di genere. Il tribunale ha ordinato un'operazione che sarebbe dovuta essere condotta contro la loro scelta e contro la loro integrità fisica, perpetrando il crimine ravvisato dalla CEDU a fronte di una inaccettabile violazione del diritto al rispetto per la loro vita privata.
Lo stato ora dovrà risarcire i due uomini con 7.500 euro ciascuno per il disagio emotivo e 1.153 euro a uno dei due come risarcimento per le operazioni chirurgiche a cui ha dovuto sottoporsi.
Commenti