Lo schifo del partito di Adinolfi che ricorre ad insulti e bullismo contro i Papà per scelta


È difficile trovare parole adatte a descrivere la bestiale ed efferata violenza di cui paiono capaci i seguaci del partitino omofobo di Mario Adinolfi. In un misto di diffamazione, bullismo e profonda ignoranza, li troviamo ad aggredire e insultare i Papà per scelta mentre ne chiedono l'arresto in quanto dicono che la loro famiglia sarebbe conforme alle due famiglie del loro leader. E già, perché solo pochi anni fa i fondamentalisti lo avrebbero arrestato per abbandono del tetto coniugale e concubinaggio, al pari di come la signora Sara vuole far arrestare chi non condivide i suoi stessi pruriti sessuali. Ed infatti non serve particolare intelligenza per capire che chi inveisce contro la GpA solamente quando ad accedervi vi è quella minoranza di coppie gay non ha un problema con la GpA, ma la usa come tema sensibile per nascondere quello che in realtà è pura e semplice omofobia.
Inventandosi che sarà introdotta la dicitura "genitore 1 e genitore 2" sui moduli per la richiesta delle carte di identità degli under 14 (quando in realtà sarà reintrodotta la dicitura "genitori o chi ne fa le veci"), la proselita di Adinolfi si mette a sbraitare istericamente che lei non tollera la tolleranza e che lei esige siano umiliati i bambini che non hanno una famiglia formata da un uomo, due donne e un secondo matrimonio in un casinò di Las Vegas:


Nelle immaginette, la signora pubblica orgogliosamente gli insulti che ha diretto contro i genitori dei sue bambini, proponendosi come una molestatrice che sembrerebbe eccitarsi nel fare del male alle persone. E non va meglio quando la signora insulta istericamente chiunque la contesti, ripetendo a pappagallo gli slogan e le menzogne che il suo Adinolfi gli ha insegnato. Afferma anche che le famiglie gay non devono essere ritenute "famiglie" perché la famiglia sarebbe solamente una, ossia le due famiglie del suo mandante.


Smontata una tesi, ecco che ripartono a ripetere gli slogan del loro Adinolfi, evidenziando quale sia la responsabilità del signorino romano dinnanzi a quel clima di odio che lui sta cercando di sdoganare per profitto:


Ora, vi immaginate cosa potrebbe significare per un ragazzo gay avere genitori omofobi come questa gente? Vi potete immaginare quali danni psicologici verrebbero inferti a quegli innocenti? E allora perché non parlando del diritto dei bambini ad avere due genitori e non due integralisti? Perché non parlano del diritto dei bambini a non subire violenza da genitori omofobi?

A riprova del loro uso ideologico della GpA come strumento di aggressione ai gay, forse basterebbe guardare il messaggio in cui la signora Sara indica nel simbolo del partito di Adinolfi un simbolo d'odio mentre inveisce contro i gay, definendoli "anormali" e immeritevoli di poter esprimere la loro opinione nel rivendicare i loro diritti:


Opporre il concetto di "Famiglia" da un orientamento sessuale la dice lunga sull'ideologia di questa gente, rabbiosa persino contro una semplice bandiera arcobaleno.
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