Provita Onlus dice che usare un passeggino usato sia un'onta intollerabile


L'organizzazione omotransofobica Provita Onlus ci spiega che i loro seguaci ritengono che farsi prestare un passeggino usato sia un'intollerabile onta, dato che al massimo sono i migranti a doversi accontentare della roba usata in quanto persone che il partito promosso da Jacopo Coghe e toni Brandi si batte perché siano rispediti laddove ci una maggior possibilità che oi loro figli possano crepare di fame o sotto le bombe.

Rasentando il tragicomico, l'organizzazione ha pubblicato le fotografie di una tale Miriam e di un tale Paolo che dicono di pretendere che lo stato gli compri roba nuova perché a loro fa schifo l'idea di usare un passeggino usato:


Ma quindi lasciano che milioni di bambini muoiano di fame perché Miriam e Paolo vogliono avere un passeggino nuovo e Jacopo Coghe e Toni Brandi pensano che la priorità sia quella? Ed era proprio necessario pubblicare a scopo autopromozionale l'immagine di due bambini minorenni (che abbiamo censurato noi) associati ad un'organizzazione forzanovista nota per le sue campagne anti-gay e contro il diritto di scelta delle donne?



Davvero non pensano a come quei poveri bambini potrebbero restare segnati nel vedere che il loro papà e la loro mamma che li hanno svenduti ad un'organizzazione integralista in cambio di un passeggino nuovo, peraltro facendoli fotografare nella sede che nel 2018 fu benedetta da don Francesco Giordano, direttore di HLI-Roma, alla presenza del senatore leghista Simone Pillon e del figlio di Roberto Fiore in ode ad una Chiara Corbella usata a fini promozionali nonostante nessuno potrà mai sapere se sarebbe stata concorde con la loro ideologia?
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