Silvana De Mari: «La regola di una democrazia è che tutti gli uomini sono armati»


Secondo la signora Silvana De Mari, non sarebbe «vero che il nazismo era di destra». Lei sostiene che «il nazismo era comunista con pochissimi elementi di destra». Poi, ricorrendo a quelle false contrapposizioni che tanto piacciono si populisti, pare anche voler ridimensionare la gravità dell'Olocausto dicendo che i comunisti avrebbero fatto più morti dei nazisti. E pazienza se nel nazismo si scelse di uccidere interi gruppi etnici sulla base di deliri suprematisti che non ebbero eguali.
Teorizzando la supremazia dei tedeschi, la De Mari inizia a dire che il nazismo fu colpa dell'Islam e giura che sarebbero stati gli islamici a uccidere gli ebrei. Il tutto affrettandosi a raccontare che sarebbe in atto una «invasione islamica» e che i razzisti farebbero bene ad essere razzisti.
Inizia così a dire: «Se vogliamo che l'olocausto non torni non facciamo leggi contro l'odio perché sono scempiaggini. Servono regole morali rigide [...] Per non essere vittima di un genocidio bisogna essere armati. La democrazia è salda dive tutti sono armati».
Inizia così a dire che se tutti fossero stati armati, avrebbero ucciso gli attentatori di Nizza. E ne conclude: «La regola di una democrazia è che tutti gli uomini sono armati».
Ovviamente solo gli uomini, dato che lei teorizza che la donna debba far figli e stare in cucina.

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