Adinolfi vuole sfruttare la povertà per obbligare le donne a stare a casa a figliare


Qualcuno dovrebbe provare a spiegare ad Adinolfi come nascono i bambini, dato che il suo sostenere che la donna non possa restare gravida se non è sposata con un uomo parrebbe indicare che lui non ha idea di come funzionino certe cose. Fatto sta che il fondamentalista è tornato a chiedere che si paghino i figli in quel suo teorizzare che si dovrebbe sfruttare la povertà delle donne per affittare i loro uteri con i soldi dello stato.

Ovviamente senza tener alcun conto di come la pandemia abbia influito sulla società, il fondamentalista si mette a lanciare allarmi a casaccio asserendo che i dati Istat «certificano l’attacco all’istituto matrimoniale: più che dimezzati i matrimoni celebrati nel 2020, nei primi 10 mesi dell’anno sono stati 85mila contro gli oltre 170mila».
Sostenuto che il calo di matrimoni durante un lockdown sarebbe da interpretare come un fantomatico «attacco all’istituto matrimoniale», inizia a tirare in ballo i bambini sostenendo che «al dato più basso di sempre sui matrimoni corrisponde il dato più basso di sempre sulle nascite mentre gli oltre 700mila morti si sono visti solo nel 1944 e nell'anno di picco della spagnola, il 1920».
Ed è buffo si lamenti che ci siano morti dopo essersi lamentato delle restrizioni davanti ai morti rinnegati dalle destre, con Tuiach che giura su Silvana De Mari che il Covid-19 sarebbe solo «una banale influenza». Eppure lui scrive:

Senza matrimonio non c'è famiglia, senza famiglia non ci sono figli, senza figli l'Italia muore. Servono incentivi alle giovani coppie per sposarsi e reddito di maternità altrimenti l'Italia è fottuta.

A dirlo e chi vuole negare il matrimonio ai gay e che si batte contro i loro figli. Ripropone poi la sua proposta di pagare le donne purché rinuncino al lavoro. La proposta di cui parla è il suo chiedere che le donne che lasciano posti di lavoro ai maschi debbano essere pagate per produrre bambini a patto che non sia il padre ad occuparsi della prole. Precisa anche che le donne di origini straniere verranno escluse: loro dovranno arrangiarsi mentre lui le si costringerà a pagare le ragazze italiane che preferiscono sfornare figli piuttosto che lavorare.

Adinolfi, che ha sposato la sua seconda moglie in un casinò di Las Vegas, si lamenta anche che «i matrimoni religiosi sono stati appena 3 su 10, il 30,3% del totale, altro dato mai registrato prima». E chissà qual è la sua responsabilità nell'aver allontanato migliaia di coppie da una Chiesa che lui sostiene debba essere discriminatoria e fonte di odio contro interi gruppi sociali.
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