Il consigliere triestino Tuiach oltre il ridicolo: «Zuckerberg mi vede come un nemico»

Il consigliere triestino Fabio Tuoach sostiene che Zuckerberg saprebbe chi diamine sia quello scaricatore di porto che inneggia ai terroristi dell'Isis mentre dice di voler bruciate i gay. Evidentemente incapace di comprendere che le sue sospensioni da Facebook dipendano dalla sua sistematica violazione delle regole civili e dai suoi costanti inviti al genicidio, afferma che «Zuckerberg mi vede come un nemico» e che «allora non mi fa più stare su Facebook ma neanche su WhatsApp».
In quella sua abitudine a dire cose a caso, Tuoach sembra essersi dimenticato che ai suoi seguaci raccontava di essere stato lui ad abbandonare il social network. Evidentemente mentiva, dato che ora piagnucola che le regole da lui sottoscritte non gli permettessero di inneggiare ad Hitler e di lodare il nazifascismo, sostenendo che sia un'ingiustizia che chi viola le norme sia punito. In attesa che vada in consiglio comunale a sostenere che i poveri stupratori debbano essere lasciati libero di violentare le donne triestine dato che le regole sociali non avrebbero alcun valore, poco chiaro è in che modo gli verrebbe impedito di usare WhatsApp. Non sarà che è lui a non sapere come installarlo sul suo telefono?
Sempre delirando su fantomatici complotti ideati dalla propaganda nazifascista, è in quella sua indole violenta da diffamatore seriale che diventa ancor più ridicolo nell'affermare: «Quando ci sarà solo la moneta virtuale elettronica controllata dai suoi parenti mi toglierà anche il diritto ad avere un conto corrente probabilmente. A loro il denaro, a noi Dio!».

Lo scrive dalla sua paginetta di propaganda fascista ospitata sui social russi:

Ma a Trieste non esistono servizi sociali che possano offrire assistenza psicologica ai consiglieri comunali pagati con le tasse dei cittadini? Davvero un triestino deve spaccarsi la schiena sul posto di lavoro per vedere i suoi risparmi dirottati nelle tasche di chi scriver simili stupidaggini? E glielo dite voi che Zuckerberg non avrà la più pallida idea di chi sia quel tizio che inneggia ad Hitler nel Giorno della Memoria?