Quei 209 miliardi di euro che hanno trasformato Salvini in un europeista amico dei banchieri


Il trasformista Matteo Salvini è diventato europeista. Dopo aver promesso l'uscita dell'Italia dall'UE, aver proposto l'abolizione dell'euro ed aver cercato consensi sbraitando contro quella che lui definiva «l'Europa dei banchieri», il padano pare pronto a tutto per una poltrona. Ed e così che oggi ha deciso di proclamarsi europeista, dicendo che lui sarebbe d’accordo su tutto con Mario Draghi, il banchiere, il presidente della Bce.
Ovviamente ha anche citato Santa Dorotea, in quella sua propensione all'uso elettorale della religione. Ma ad interessargli sembrerebbero soprattutto quei 209 miliardi di euro che lo hanno portato a rinnegare la sua propaganda pur di sostenere che con Draghi ci sarebbe una uguale “visione”, piena “sintonia” e “condivisione” di tutto il programma economico.
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