Trieste. Il consigliere Tuiach sfotte la vittima del pestaggio: «Litigava per la vasellina. Basterebbe uccidere i gay e non ci sarebbe più il problema omofobia»
Il consigliere tristino Fabio Tuiach è da vomito mentre si diverte ad insultare la vittima di un efferato attacco omofobo che è stato preso a calci in testa solamente perché gay. Con la depravazione che lo contraddistinguono, lo troviamo a sostenere in nome delle istituzioni triestine che sicuramente non ci sarebbe stata alcuna aggressione e che probabilmente la vittima sarebbe stata picchiata dal fidanzato perché «ha litigato per la vasellina». E se simili battutine sarebbero inaccettabili anche per un bambino ritardato di prima asilo, il camerata che si intasca i soldi della cittadinanza inizia a dire che sarebbe bastato uccidere i gay e i fascisti che lui incoraggia all'odio non avrebbero avuto bisogno di massacrarlo:
Se il sindaco di Trieste pare non esistere dato l'assordante silenzio dell'amministrazione comunale e se pare che a Trieste non ci sia manco un prefetto dato che nessuno lo caccia a calci nel sedere, nella città ci saranno almeno dei servizi sociali che possano intervenire per togliergli la patria podestà e per difendere i suoi figli da un simile violento?