Va su Grindr presentandosi come militante di Fratelli d'Italia, poi denuncia chi ha espresso opinioni critiche


Alessio Bertolacci è il 20enne di Bagni di Lucca che sembrerebbe un po' confuso nel sostenere che si debba punire chi esprime opinioni contro la destra in virtù di come lui si proponga come il gay che starebbe con Giorgia Meloni nel sostenere che i crimini d'odio di matrice omofoba sarebbero "libertà di espressione".
In particolare, il militante di Fratelli d'Italia dice di essersi iscritto a Grindr, ossia a quell'app di incontri che viene usata dai gay alla ricerca di sesso occasionale, perché volreva conoscere qualcuno. Ma se gli altri utenti si presentano parlando dei loro interessi o di quello che cercano, lui ha preferito scrivere a caratteri cubitali che era iscritto al partito di Giorgia Meloni.
Dato che presentarsi in una chat gay dichiarando di venerare quell'estremista che vuole impedire il contrasto all'omofobia non pare un bel biglietto da visita, un utente ha espresso la sua opinione scrivendogli: «Lo sanno i tuoi amici fascisti che ti piace il cazzo?».
E qui ha iniziato a fare un dramma, dichiarando di essere andato dai carabinieri a sporgere denuncia. Rilasciando interviste a tutti i giornali locali, piagnucola che lui si sente discriminato dai gay per il suo orientamento sessuale, raccontando che: «Ero su una app di incontri per soli uomini. Quando, per il solo fatto di essere di destra e omosessuale sono stato insultato in modo sprezzante e intollerabile, senza alcun rispetto per le mie idee e la mia identità sessuale».
Se è un po' arduo sostenere che gli altri gay sarebbero irrispettosi del suo orientamento sessuale quando pare abbastanza evidente che la critica riguardasse il suo andare a braccetto con un partito ritenuto omofobo, è proseguendo imperterrito nella sua improbabile ricostruzione dei fatti che aggiunge: «Nella chat avevo premesso che l’orientamento politico non era importante, ma invece sono stato attaccato da una persona che mi ha definito un fascista, cosa che non sono, perché Fratelli d’Italia non è un partito fascista. Oltretutto la sua ricostituzione è proibita dalla Costituzione. Secondo chi mi ha offeso il mio essere di destra sarebbe in contrasto con la mia omosessualità».
Anche qui, se la frase denunciata è quella che lui ha riferito ai giornali, pare un po' surreale che il signor Bertolacci dica che lui sarebbe stato accusato di essere fascista quando il messaggio parlava dei suoi «amici fascisti», come ad esempio quei i camerata di CasaPound che erano al fianco della sua Giorgia Meloni a chiedere che i crimini d'odio non venissero puniti.
Sempre ricamando sui fatti, il 20enne prosegue: «Una frase molto offensiva con espliciti riferimenti alle tendenze sessuali e alla militanza a destra. Sono abituato agli insulti, alle medie ho subito atti di bullismo e sono stato costretto anche ad abbandonare la scuola che poi ho ripreso. Qui però abbiamo esagerato, questo è un odio su base ideologica, senza rispetto per l’altro, semplicemente perché si esprime un pensiero diverso, aggiunto ai pregiudizi nei confronti delle persone omosessuali. Tutto questo non è accettabile. Sono andato dai carabinieri per sporgere querela».
Se è tragicomico che a usare il bullismo subito sia un tizio che milita in un partito che definisce i crimini d'odio contro i gay come "libertà di espressione" e si batte perché non si contrati quel bullismo di cui lui dice di essere stato vittima, pare che il suo giudizio diventi diverso quando qualcuno esprime un'opinione a lui sgradita.
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