Astrazeneca. Giorgia Meloni va da Giordano a generare panico ingiustificato


Giorgia Meloni non ha perso tempo per tentare di fomentare paure irrazionali utili al suo profitto elettorale a danno degli italiani. Calvavando la confusione che regna attorno al vaccino Astrazeneca, è dal salotto televisivo di Mario Giordano che la populista ha cercato di gettare benzina sul fuoco sbraitando che: «In tutta questa vicenda della campagna vaccinale c’è una grande assente, che è la trasparenza. Inutile dire alla gente che la costringi a vaccinarsi, che c’è l’obbligo vaccinale».
Peccato non esista alcun obbligo vaccinale, che la vaccinazione sia volontaria e che un vero politico non avrebbe cercato di fomentare paure irrazionali dopo che l'Ema ha ribadito che i benefici della vaccinazione superano ampiamente gli svantaggi.

La populista ha poi proseguito: «Oggi mi sento dire da Roberto Speranza che adesso chi dovesse rifiutare Astrazeneca non avrà un altro vaccino [...] Qui sfuggono le regole fondamentali del nostro ordinamento, le norme sul consenso informato dei medicinali dicono che se ti rifiuti di prendere un medicinale il medico ti deve dire quali sono gli altri che puoi prendere».
Il riferimento è ad una frase che non è mai stata pronunciata da Speranza, ma è stata genericamente attribuita da La Stampa al ministero della Salute, ossia:

“Dopo la sospensiva decisa ieri dall’Aifa i «disertori» sono destinati ad aumentare. Per questo al ministero della Salute non intendono retrocedere di un millimetro dalla linea: «I vaccini non si scelgono, chi rifiuta quel tipo di antidoto si mette in coda alla fila»

Peccato che la frase citata sia risalente a quando era stato bloccato un unico lotto e comunque nessuno, ma proprio nessuno, ha affermato che chi rifiutava Astrazeneca non avrebbe avuto altro vaccino. La frase è infatti molto chiara nel ribadire unicamente che la sua lista d’attesa sarebbe cambiata.
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