Famiglia Cristiana attacca Achille Lauro: «Una offesa ai credenti cristiani»

Forse c'è qualcosa che non va se Famiglia Cristiana sembra non vedere blasfemia in un Adinolfi e un Pillon che si dicono cristiani per poi avanzare quell'accusa ad Achille Lauro. In particolare, don Antonio Rizzolo pare non aver gradito le sue lacrime di sangue piante sul palco di Sanremo, scrivendo:
Sicuramente eccessiva, forse anche blasfema. È una scelta eccessiva, per certi versi scioccante, che l’artista si poteva tranquillamente risparmiare e che potrebbe anche essere interpretata in maniera negativa, al di là di possibili riferimenti cercati e voluti, come una offesa ai credenti cristiani, per la possibile allusione alla statue della Madonna e a immagini sacre legate alle lacrimazioni: l’effetto potrebbe richiamarle, sfiorando il blasfemo. Si è vista anche l’applicazione al centro dell’asta del microfono di Achille Lauro di un rilievo a una forma di cuore che sembra richiamare il Sacro Cuore di Gesù, nel suo disegno con la cresta sopra che rappresenta il fuoco dell’amore: sembra una immagine molto simile anche a quelle degli ex-voto che vengono donati ai santuari. Se uniamo le lacrime di sangue a questo cuore, otteniamo un effetto ancora più blasfemo e certamente fuori luogo, per una immagine inadeguata al contesto, oltre che ritenuta offensiva per una parte dei credenti in quel momento posti davanti alla tv.
Insomma, è fatto divieto fare riferimenti a Dio, sempre che a nominarlo invano non sia un qualche politico che brandisce i rosari per chiedere di abbandonare i migranti in mare o che si dice "cristiano" come "giustificazione" alla sua intolleranza.