Nel 2021, tale Giovanna, politicante di destra, parla di omosessualità come di "un vizio"


Quando lo scorso settembre si candidò per le elezioni comunali di Reggio Calabra, la signora Giovanna Arminio andò in giro a rilasciare dichiarazioni come: «Mi candido perché in AmaReggio posso coniugare l’impegno politico in modo coerente con la mia fede cattolica». «È urgente che i cattolici tornino numerosi a fare politica, perché gli spazi vuoti che noi lasciamo, verranno inevitabilmente occupati da altri». «Raccolgo l’appello del vescovo, la politica abbia una visione per la costruzione del Bene Comune».
Alla fine il suo partito prese l'1,95% di voti, rientrando comunque nella coalizione perdente di destra. Nel 2018 fu candidata per il Senato con il partito di Mario Adinolfi.

Oggi la ritroviamo sui social, nel 2021, ponta parlare di omosessualità come "vizio":


Eletta con il PdF in un comitato di quartiere a Bolzano, la signora Arminio intraprese una campagna di disinformazione ai danni dello spettacolo "Faafafine".
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