Pillon gongola: «Il riordino dell'esame da avvocato sono le vere priorità del Paese. I gay possono aspettare»


Come prevedibile, il senatore leghista Simone Pillon gongola davanti ad un Carroccio che sta tenendo in ostaggio la democrazia e tenta di impedire una democratica discussione della legge contro l'omofobia. Dispensando insulti contro Elodie per le sue critiche all'ostruzionismo legista, Pillon inizia a raccontare che iil riordino delle regole per l'esame di avvocato sarebbero la «vera proprietà del paese» in virtù di come lui sostenga che le vittime di aggressioni omofobe «possono aspettare» dato che la Lega ha deciso di sostenere che la condanna dei crimini d'odio è da loro ritenuta «divisiva»:


Peccato che il senatore voglia poi essere pagato anche da quei cittadini che lui sostiene vengano dopo i privilegi degli avvocati, la censura dei Griffin e le preghiere contro Fiorello.

Crea inoltre sconcerto vedere un senatore della Repubblica che si dice eccitato da chi calpesta la democrazia, raccontando che i reati d'odio sarebbero "libertà di opinione" mentre fomenta i suoi seguaci contro chiunque osi esprimere opinioni non conformi alla sua ideologia. Ed ovviamente è gara a chi insulta e offende di più, quasi come se i leghisti vivessero di pane e diffamazione aggravata:



















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