Adinolfi schiuma contro Cappato e promette che lui infliggerà atroci agonie ai malati terminali


Mario Adinolfi sta schiumando di rabbia davanti all'assoluzione Mina Welby e Marco Cappato, promettendo imprecisato «presidi» sul territorio per garantire che ai malati terminali siano inflitte atroci sofferenze contro il loro volere. Lo dichiara in rappresentanza di quello zero-virgola-qualcosa di italiani che l'hanno votato, assicurando che lui imporrà il suo volete al restante 99,4% della popolazione.



Purtroppo, però, è falso il suo dichiarare che questa sentenza basterà a garantire i diritti dei malati. Forse cercando di speculare sull'odio, il fondamentalista ha ritenuto di dover offrire la sua falsa testimonianza per opporsi a chi chiede che sia riconosciuto il suo sacrosanto diritto di poter morire con dignità. E se Adinolfi giura che lui vorrebbe soffrire come un cane, davvero non si capisce perché mai pretenda che ad altri sia inflitta quella sua improbabile scelta (che peraltro non si può sapere se verrebbe da lui ritrattata qualora fosse lui stesso a ritrovarsi a vivere le drammatiche situazioni in cui vivono le sue vittime).
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