L'esponete del partitino omofobo di Adinolfi: «Sono i gay che si ritengono persone non normali»
Se non è chiaro perché mai un partitino così irrilevante come quello di Mario Adinolfi venga invitato a vomitare odio in tutte le trasmissioni in cui si parla di contrasto all'omofobia, è TV7 Triveneta ad aver ospitato in studio l'adinolfiniano Massimiliano Zannini ad esprimere il suo «aperto dissenso» alla legge contro i reati d'odio dettati dall'orientamento sessuale o dall'identità di genere della vittima.
Ripetendo sempre le solite filastrocche della propaganda di estrema destra, il signor Zannini ha sostenuto che «il nostro ordinamento già prevede la punizione per persone che si macchiano del reato di violenza». Peccato che qui si parli di aggravanti, come da decenni è già previsto per chi aggredisce delle persone in virtù della loro etnia o del loro credo religioso. E neppure si risparmia dal dire che «l'articolo 3 della nostra Costituzione ci ritiene tutti uguali». Peccato che qui non si parli di aggiungere aggravanti se la vittima è gay, ma se la vittima è stata aggredita in quanto gay.
E se siamo davvero tutti uguali, il signor Zannini potrebbe cortesemente spiegarci perché mai lui non deve aver paura di essere aggredito in quanto eterosessuale e i gay dovrebbero accettare di dover temere violenze se osano baciarsi così come come lui può tranquillamente fare con qualunque ragazza voglia?
Sulla base delle sue semplificazioni, decide così di concludere che «il ddl Zan è inutile perché l'emergenza omofobia, qui in Italia, è un dato che non esiste. Perché i dati dell'osservatorio sui reati razziali, dal 2010 al 2019, contano meno di trecento casi in nove anni». Peccato che i gay non siano una "razza" e che sia stato l'Oscad a spiegare che loro non tracciano quei casi perché non previsti dall'ordinamento: quindi lui dice che non esisterebbe omofobia perché senza leggi non si può quantificare il problema. Non contento parte poi con le solite litanie:
C'è questa emergenza omofobia che di fatto non c'è. Ci sono altre emergenze che non rischiano una legge particolare per essere tutelati. I gay vogliono essere più uguali degli altri. La possibilità di tacitare l'espressione di crete opinioni che non sono compatibili salta fuori. Il ddl Zan, se approvato, crea il reato di opinione. Se io vado a dire che l'utero in affitto è un abominio...
Insomma, sempre le solite bugie, anche se purtroppo il ddl Zan non impererà a lui e agli altri omofobi di poter essere omofobi e di molestare gli altri starnazzando che loro si sentono più belli e più bravi.
Zanini inizia così a dire che l'omosessualità sarebbe «una scelta» e che «visto che si sente ripetere spesso che le coppie omo si sentono discriminate, di fatto, perché vogliono un'etichetta a parte con un ddl che vi tutela in maniera specifica? Ci sono costi per la collettività e non c'è utilità». Ed è così che torna a mentire, dato che nessuno tutelerà i gay, ma si punirà chi delinque sulla base dell'orientamento sessuale di una persona. Se mai un eterosessuale venisse aggredito perché eterosessuale, il ddl Zan proteggerebbe anche lui.
Curioso è anche come accusi i gay di «etichettarsi» dall'altro di un partito che cerca opinabilmente di etichettarsi come "cristiano" attraverso l'abuso dei simboli del cristianesimo o l'organizzazione di blasfemi rosari nella speranza. Perché il signor Zannini non lancia quelle sue accuse contro Adinolfi al posto di chi chiama semplicemente per nome una caratteristica naturale, esattamente come i mancini si fanno chiamare mancini senza essere accusati di «etichettarsi».
Inoltre il suo sostenere che tutti i casi debbano essere trattati allo stesso modo senza tener conto del contesto è come sostenere che si debba assegnare lo stesso numero di agenti nei quartieri periferici e in un ricco centro residenziale in modo che tutti siano trattati allo stesso modo indipendentemente dal numero ci crimini commessi sul territorio. Peccato che a Scampia servano più agenti di quanti non servano in un ricco quartiere del centro.
A quel punto l'adinolfiniano torna dire che l'omofobia non esiste e che i caso che leggiamo sui giornali sarebbero tutti inventati:
Tutti gli episodi che abbiamo letto sulla stampa negli ultimi anni, dove nel momento in cui c'è stato l'atto, tempo qualche ora, esce sui giornali: "è stato un atto omofobico, è sta to un atto legato all'orientamento sessuale", nell'arco di pochi giorni a righe piccole si trova la smentita, perché magari è stata una rapina o altre cose. L'omofobia è un fenomeno numericamente ridotto. Non c'è una urgenza e il nostro ordinamento penale già punisce queste cose. I gay vogliono portare avanti un ddl che vi rende più uguali di altri.
Da notare è come, per la seconda volta, citi Orwell in conformità ai dogmi della propaganda populista trumpiana imposti da Steve Bannon. Poi, dall'alto del loro 0,6% di voti, dicono che loro esigono che gli altri partiti facciano cadere il governo in piena crisi sanitaria per impedire che chi picchia un gay possa subire un'aggravante di pene:
A nome del Popolo della Famiglia chiedo la Lega e Forza Italia ad esporsi sul fatto di non voler approvare questa legge. Non non votarla. Devono pubblicamente dire: "Noi non la supporteremo anche a rischio di far cadere il governo". Il fatto di andare avanti con questa situazione, anche votandola a sfavore, ma senza una presa di posizione esplicita dinnanzi a quella che è una provocazione politica. E questo è inaccettabile. Il nostro ordinamento già punisce quello che è stato detto questa sera, perché siamo tutti costituzionalmente uguali e la legge già esiste. Non serve nulla di più.
Certo, non serve a lui, ma magari servirebbe a chi viene picchiato mentre il suo Adinolfi porta sui suoi palchi un Luca di Tolve che vuole "curare" i gay nella noncuranza di come la sua falsa testimonianza porterà i genitori intolleranti a violentare i propri figli. Ed ancora, giurando che commettere crimini d'odio sarebbe un loro diritto, incalza:
Viceversa, se passa una legge come il ddl Zan, noi ci troviamo ad avere un bavaglio. La legge Zan non è una sicurezza, perché nel momento in cui io non posso esprimere una mia opinione. Se dico che l'utero in affitto è un abominio, tra qualche anno se passa il ddl Zan potrei essere denunciato.
Falso. Perché lui potrà continuare a insultare i figli degli altri mentre magari frignerà e farà vittimismo se qualcuno dovesse sostenere che il non togliere la patria podestà agli adinolfiniani è un abominio.
A quel punto inizia a dire che lui vuole mettere becco sui figli degli altri, chiedendo che si vieti la GpA in virtù di come lui nonvoglia che ad accedervi possano essere persone omosessuali. Ovviamente pare non curarsi della maggioranza di eterosessuali che accedono a quella pratica, magari in Paesi in cui la donna non partorisce gratuitamente e senza profitto come avviene in Canada:
Se una coppia omo mi dice che vuole un bambini. Si sta aprendo un mercato internazionale di compravendita di bambini perché i ricconi tirano fuori migliaia di dollari. E se io vado a contestare che una coppia omo va a comprar4si un bambini per soddisfare il lor desiderio di genitorialità, io dico che quel bambino subisce una violenza. E questa coppia potrebbe dire "io mi sento discriminato" e lo denuncio. E se dico che una coppia omo non può avere figli è discriminazione.
Nel momento in cui un bambino viene venduto, una donna viene obbligata dalla necessità di avere soldi. Io non credo alle donne che dicono di farlo gratuitamente. Lo dicono le canadesi che non prendono soldi. Adesso posso dirlo ma quando passa il ddl Zan verrà denunciato. Perché il ddl Zan intrinsecamente fa l'azione di intimidazione verso la persona che non può più esprimere la propria opinione come previsto dalla Costituzione.
Al solito, è falso. Ma lui supito riparte nel ripetere ossessivamente quella balla:
Se io vado a dire che una coppia omogenitoiale non può avere fili e allora devono andare a usare l'uero in affitto per soddisfare questo desiderio, qualcuno potrebbe dire che sono omofobo e io potrei essere denunciato. [...] Questa legge qua, in questo momento, può creare problemi a noi per esprimere queste opinioni. Questa legge è iniqua per tutti, non solo per noi. Il problema è che questo è il punto di partenza per sdoganare tutta un'altra serie di cose.
Ed immancabile è il suo dire che «la famiglia è fatta da uomo e donna come definito dall'articolo 28 della costituzione». Peccato che la Costituzione non parli di uomo e donne che l'articolo sia il 29 e non il 28. Poi, dall'altro del suo porrosi come l'omofobo che difende l'omofobia, assicura che la legge non otterrà risultati:
Guardi, se la prospettiva è quella della legge intimidatoria direi che non si otterrà un grande risultato. Nessuno dice che i gay non sono normali, sono loro che si ritengono persone non nomali nel momento in cui vogliono essere categorizzate. Siamo tutti sullo stesso piano. Non capisco. Mi farebbe piacere che nel momento in cui si parla di questa legge, vorrei che fosse dato ai nostri ragazzi un'informazione plurale su questa legge. Non limitandosi all'intervento schierato degli influencer.
Immancabile è la chiusura che lo ha visto dire che i gay sarebbero egoisti se vogliono essere genitori, ma se Gandolfini non può avere figli dato che la sua unione matrimoniale è chiusa alla procreazione, allora va bene che lui adotti decine di figli in quanto etero.
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