Platinette torna a delirare contro il ddl Zan: «È liberticida e discriminatorio. Limita la libertà espressiva»


Date le castronerie che dice, è molto probabile che Mauro Coruzzi non abbia mail letto il ddl Zan. Eppure continua ad andare in giro a starnazzare che lui non vuole che le vittime di violenza siano tutelate perché lui non vuole che i gay posano accedere alla GpA. Peccato che il ddl Zan non si occupi minimante di quel tema, ma forse il signor Coruzzi psi sente nel dovere di ripetere a casaccio gli slogan di quella destra da cui lui si faceva pagare per essere deriso.
Intervistato da rai24, ha premesso che lui ha «assaggiato un uccello» un anno fa in occasione del «compleanno di Mina». Sempre parlando di peni maschili, ha dichiarato che lui «li vedo e li tocco anche, ma non vado nella profondità del rapporto» prima di assicurare che un «qualche pompinetto sarà scappato». Quindi, proposta un'immagine degradante di sé, ha iniziato a vomitare odio contro chi chiede che i gay siano tutelati dalla violenza:

È una legge che discrimina. Non siamo come i panda, a rischio estinzione. Finisce per discriminare, come dice la Concia. Se passasse mai che l’utero in affitto è una regola praticabile, è una forma di offesa per le donne.

Insomma, il signor Coruzzi dice che Adinolfi sarà discriminato se non potrà più organizzare blasfemi rosari di preghiere contro i gay. E lo dice citando un tema che non c'entra assolutamente nulla, mostrando di non aver capito neppure il tema di cui si stava parlando. Ha poi iniziato a dire che la tutela delle donne discriminerebbe le donne, praticamente mettendo in fila parole a caso nell'urlare istericamente:

Una legge che dovrebbe introdurre nelle scuole il concetto di diversità di genere, inteso come l’unico praticabile. È una legge pretestuosa e discriminante verso altre categorie di persone. Come nei confronti delle donne.

Ed ancora, ha aggiunto:

La discriminazione a favore degli omosessuali penalizza le donne. Le leggi non cambiano i comportamenti. C’è una morale conservativa in questo DDL. L’Italia non è un Paese omofobo, è un Paese pieno di cretini che pestano dei ragazzi che si baciano per strada. Ma c’è già una legge. Ciò che mi spaventa di questo DDL Zan è la limitazione del concetto di libertà espressiva

Che le leggi non cambino i comportamenti è quanto di più patetico potesse inventarsi, dato che semmai è una politica che sdogana l'odio come "libertà di opinione" ad armare le mani dei bulli e dei suoi amichetti neofascisti.

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