Provita Onlus piagnucola che i loro lettori sarebbero spaventati dal contrasto all'odio


L'organizzazione forzanovista Provita Onlus è quasi comica nel piagnucolare che i loro lettori temerebbero il contrasto ai crimini d'odio quasi non fosse stata proprio la loro propaganda a spaventarli. Ed è altrettanto drammatico osservare come i loro seguaci sembrino scimmiette ammaestrate che sanno solo ripetere a pappagallo quello ce loro gli hanno detto di pesare. fatto sta che è in un articolo intitolato "Il grido d'allarme: il ddl Zan è discriminatorio" che scrivono:

Riceviamo tante e mail di persone indignate per la deriva nichilista, illiberale e discriminatoria che stiamo già vivendo e che -con l'approvazione di norme come il ddl Zan- comporterebbe la persecuzione legale di chi non si adegua. Oggi ne pubblichiamo una, in rappresentanza di tante altre, certi che i Lettori comprenderanno come sia impossibile pubblicarle tutte.

Se è imbarazzante vedere il gruppo di estrema destra che definisce «persecuzione» la semplice estensione di aggravanti che puniscono reati già riconosciuti dall'ordinamento penale, la presunta lettera è ancor più tragicomica:

Cara Redazione,
vorrei condividere con voi alcune riflessioni sulla proposta di legge Zan.
Voler combattere le "disuguaglianze" creando categorie a parte e nuove discriminazioni verso tutti gli altri soggetti che ne rimarrebbero esclusi, è deleterio.

E già qui si parte male. Perché se si tutelano i cittadini per le discriminazioni basate su sesso, orientamento sessuale identità di genere, tutti i cittadini ne sarebbero tutelati. Non si capisce chi sarebbero i presunti "discriminati" a meno che l'autrice della lettera non sostenga che chi delinque è discriminato dalla legge che punisce i reati penali.

Iniziano così gli insulti a Fedez, con la signora Maria Bigazzi che dichiara sotto la sua responsabilità penale che lei saprebbe per certo che sarebbero stati pagati per non essere omofobi. Peccato, però, che è nelle casse dell'organizzazione integralista di Pillon che i patriarchi russi versano milioni di rubli. Fatto sta che lei scrive:

Usare come scusa la tutela dei disabili e delle donne è stomachevole. Servirsi di gente di "spettacolo".... e influencer dietro sicuro pagamento, per instillare ideologie fuorvianti, è riprovevole.
Proclamarsi paladini della giustizia e difensori dell'uguaglianza, gridando e insultando con disprezzo e odio chi la pensa diversamente, è la più grande ipocrisia di questo mondo. Riempirsi la bocca di articoli e leggi di cui non si conosce nulla, solo per insultare chi porta argomentazioni valide, è ridicolo e dimostra una grande ignoranza, soprattutto per i luoghi comuni che vengono continuamente ripetuti. È ora di smetterla di dire bugie e lasciarsi convincere da chi usa certe situazioni solo per portare avanti progetti personali e raggiungere determinati fini.

Ed è così che a auto-proclamarsi la somma conoscitrice del ddl Zan è una tizia che manco ha capito che tutti i cittadini ne sarebbero tutelati. Ed è così che inizia a dire che tutti mentirebbero perché non dicono che i crimini d'odio debbano essere ritenuti una "libertà" da garantire ai violenti:

Se accettiamo passivamente determinate idee, allora sì che la libertà sarà completamente calpestata. Non si potrà più esprimere il proprio pensiero, l'odio sarà sempre più grande e si creeranno nuove categorie di persone che avranno bisogno di nuove leggi.
La Legge è uguale per tutti, se siamo tutti uguali anche di fronte ad essa, non servono leggi speciali, perché non è vero che le vittime di certi reati non sono tutelate. È ora di gridarlo: NON È VERO. BASTA BUGIE.

Può urlare quanto vuole, ma è improbabile che il suo Jacopo Coghe possa trovare pazzi che attraversano i binari della metroopolitana per picchiarlo se dovesse baciare in pubblico una qualche ragazza. E se mai accadesse, persino lui verrebbe tutelato se vittima di discriminazioni basate sul suo orientamento sessuale.
Inoltre la signora non pare capire che il suo Jacopo Coghe già gode delle protezioni della Legge Reale-mancino in base al suo dichiararsi opinabilmente "cristiano", ma non pare che se ne lamenti dicendo che la tutela dei gruppi religiosi sarebbe "liberticida".

A quel punto inizia a citare Adinolfi:

Perché allora non facciamo una legge per difendere le persone sovrappeso che vengono bullizzate solo per quel motivo? Perché non una legge per gli anziani che vengono picchiati solo perché sono deboli e non si possono difendere? Perché non una legge per i controllori che vengono pestati sui treni e bus perché adempiono al loro dovere? Perché non una legge che tuteli i bambini nel grembo materno che vengono uccisi in modo brutale solo perché non voluti o con disabilità? Perché non una legge su i cristiani che vengono insultati e aggrediti, mentre i simboli religiosi sono distrutti e vandalizzati? Ah no, la cristianofobia è un'invenzione di certe menti bigotte che non hanno capito nulla della vita…

Se ci piacerebbe sapere quante persone sarebbero state aggredite in Italia perché cristiane, la signora torna a confermare di non sapere che la legge Reale-Mancino già prevede per loro quelle tutele che lei non vuole siano estese ad altri gruppi.

Peggiuorando di passo in passo, dice che gli omofobi sarebbero i veri discriminati dato che lei giura sulla sua vita che l'odio servirebbe a difendere la "famiglia" e la "vita". Peccato non ci dica chi mai sarebbe stato aggredito perché omofobo...

E allora quelli che insultano e aggrediscono gli altri perché difendono la Vita, la Famiglia, la Fede e la libertà? Perché non sono soggetti a punizioni?! Dove sta la coerenza? E quelle che a Roma hanno sfilato in modo blasfemo oltraggiando la statua della Madonna? Tutto lecito?!

Se lei vede blasfemia sono affari suoi, ma dovrebbe sapere che Provita Onlus ha cavalcato la presunta "blasfemia" per sporgere decine e decine di denunce intimidatorie. Quindi che parla?

Inizia così a dire che l'educazione al rispetto non le piace, perché Provita Onlus le ha detto che il rispetto sarebbe "indottrinamento". E dice che lei vuole che i genitori omofobi possano insegnare l'odio ai loro figli:

Non creiamo categorie. Basta luoghi comuni, studiamo le cose prima di parlare e apriamo la mente alla verità. Soprattutto andiamo oltre la falsa maschera con cui si presenta tale proposta di legge, considerando tutti gli altri obiettivi a cui mira.
Ci si è mai chiesti cosa significa "strategia nazionale per la prevenzione e il contrasto delle discriminazioni per motivi legati all'orientamento sessuale e all'identità di genere"? (Art. 8 Ddl Zan). Le scuole diventeranno strumento per indottrinare i bambini, senza che i genitori vi si possano opporre. Ma non è il solo esempio. Bisogna comprendere i singoli articoli e i cambiamenti che tale proposta porterebbe a livello giuridico.
L'uguaglianza non prevede diversità di tutela e oppressione di pensiero, né indottrinamento su certe tematiche. Gli atti violenti sono già condannati e puniti. La Legge italiana è uguale per tutti. Essa non è strumento di propaganda, ma di tutela per tutti i cittadini che si trovano nella medesima situazione giuridica.
Dire sì al ddl Zan significa affermare che la Legge non è uguale per tutti. Dire sì al Ddl Zan significa uccidere la libertà di pensiero e farla diventare un reato punibile dalla Legge. Vogliamo veramente questo?

Insomma, non aver capito nulla e vantarsene. E da quanto picchiare un gay sarebbe "libertà di pensiero"? E perché loro vogliono che gli eterosessuali abbiano più diritti mentre chiedono che la religione dispensi dal rispetto della legge? È proprio certa che l'equità significhi negare le differenze e fare di tuta l'erba un fascio?
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