Quelli che non vogliono il ddl Zan


Mentre migliaia di attori, influencer e personaggi pubblici si sono mobilitati per chiedere l'approvazione del ddl Zan, non sembra che la controffensiva lanciata dai difensori dei reati d'odio abbia ottenuto pari successo.
A partecipare alla loro iniziativa troviano solo esponenti del partito di Giorgia Meloni, una tizia di Forza Italia, alcuni camerati che mostrano simboli fascisti, le organizzazioni anti-gay e gli immancabili omofobi che si divertono a dire che i gay sarebbero «pedofili». Ovviamente non manca neppure la solita Sara Reho che, a nome del partito di Adinolfi, scrive: «L'omofobia non esiste». Peccato che anche i mafiosi dicevano che la mafia non esisteva...

















Intanto l'organizzazione forzanovista Provita Onlus continua a dire che loro non vogliono che le vittime di violenza siano tutelate perché loro dono contrari a temi estranei alla norma. Un po' come se chiedessero impunità per i preti pedofili perché loro sono contrari alla libertà di scelta delle donne...



Ed ovviamente c'è chi teme che i diritti altrui possano sottrargli privilegi:



Serve aggiungere altro?
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