Roba da pazzi. Ma voi dareste mai un bambino a Daniela Santanché?


Daniela Santanché, in qualità del partito di estrema destra guidato di Giorgia Meloni, pare volerci spiegate quale sia la differenza tra odio ed opinione. Ed ovviamente lo ha fatto mostrando il volto dell'odio.
Per quanto ami ripetere il manta del "col ddl Zan finiremno in carcere se esprimeremo un'opinione contro la GpA", è contro l'adozione di un bambino abbandonato dai suoi genitori eterosessuali che la fondamentalista è stata capace di pubblicare questa schifezza:



L'immaginetta, confezionata dal quotidiano populista di Maurizio Belpietro, pare quanto di più deplorevole, vomitevole, malato, depravato sia mai stato partorito. E lei ovviamente pare così eccitata da quell'odio da metterci il suo nome e il simbolo del suo partito di estrema destra.

La signora è certa che sia lecito prendere fotografie a caso con cui denigrare due genitori per bene solo perché lei vuole fomentare odio e violenza contro la loro famiglia? Ed esattamente, quale sarebbe il nesso tra quella fotografia con le famiglie gay?
Ma la loro disonestà intellettuale pare arriva anche ad un introdurre con un "roba da pazzi" davanti ad una sentenza basata sulla nostra Costituzione che tutela i bambini, mostrando come questa gente non abbia remore a far del male anche ai minori pur di cercare di trarre profitto dall'odio. Poi per forza hanno paura di una legge che punisce chi delinque!

A questo punto, possiamo parlare di sua madre proponendo anche noi immaginette decontestualizzate che mostrino di quali perversioni possano essere capaci certe eterosessuali come lei?



Per par condicio, dovremmo poter parlare della sua famiglia rappresentando sua madre o sua zia introducendo il tema con questo tipo di immagini? E magari potremmo usarla per proporre quell'odiosa frasetta che i seguaci amano scrivere contro i gay in calce alle fotografie più denigratorie che sono riusciti a trovare sui siti di estrema destra, domandando chi darebbe un bambino una Santanché che è eterosessuale quanto quelle due?

Nota. Il titolo è volontariamente provocatorio e vuole semplicemente rigirare sull'esponente di Fratelli d'Italia le stesse parole che lei scaglia contro gli altri al fine di sottolinearne la violenza ideologica. Chissà che il vivere le violenza di certe parole sulla propria pelle le possa far capire che un'opinione dovrebbe essere espressa con civiltà per essere tale, ma certe immaginette sono invece una pura violenza che colpisce gli affetti e le famiglie di onesti cittadini che le devono pure costretti a pagarle uno stipendio pubblico.
3 commenti