Adinolfi: «È colpa del ddl Zan se un mio amico è stato condannato per diffamazione contro Scalfarotto»

Mario Adinolfi è andato su Espansione TV a lamentarsi della clausola salva-omofobi volute dalle destre, sostenendo che a lui non basta sapere che il ddl Zan non gli impedirà di poter continuare a fare soldi vomitando odio contro i gay, ma lui si sentirebbe minacciato dal passaggio in cui si afferma che non è opinione ogni incitamento all'odio finalizzato a «causare atti violenti e discriminatori».
Dice che determinare se un reato è stato commesso come diretta conseguenza di un incitamento alla delinquenza sarebbe «apre alla discrezionalità del giudice», affermando che: «quell'articolo è stato scritto per dire che tu puoi continuare a dire quello che credi, ma poi, a seconda di quello che credi, il giudice deciderà se la tua opinione è idonea o meno ad aver innescato odio omofobico. Serve a non dare libertà di espressione».
Attenzione, perché io potrei dire, e lo dico, che le coppie gay, due maschi che hanno un figlio e come è noto non possono averlo non avendo un utero se non affittando un utero, stanno compiendo un abominio criminale. Io uso abitualmente quest espressione. Lo dico perché è un abominio criminale, perché in Italia c'è una pena di due anni e un milione di euro di multa. Quindi dal mio punto di vista quell'abominio compie un abominio criminale. Un giudice ha condannato un mio amico per aver postato un video su YouTube un video in cui dice che il ddl Scalfarotto introduceva elementi paragonabili alle normative fasciste. È un'espressione che uso anch'io verso il ddl Zan. Oggi questa persone, nonostante il pm abbia chiesto l'assoluzione, oggi quest persona è stata condannata perché si è già creato un clima.
L'abominio criminale di cui parla Adinolfi riguarda una condanna per diffamazione aggravata decisa perché l'autore del video realizzato dall'amico di Adinolfi paragonava Ivan Scalfarotto ad Adolf Hitler sulla base di affermazioni false. Il fatto che Adinolfi menta sulle ragioni delle condanna già fa capire che il crimine è evidente, ed è tragicomico dica sia colpa di una legge che non c'è se le norme già vigenti non permettono ai suoi amici di delinquere impunemente.
Inizia ha iniziato a sbraitare istericamente:
C'è un clima liberticida del Paese che porta alla condanna di chi ha espresso una opinione. Non ha fatto danni a nessuno. Non ha dato calci a nessuno. Oggi il mondo lgbt esulata per quella condanna.
Contro la giornata per il contrasto all'omofobia, ha fatto ridere l'intero studio dichiarando: «Questa è una legge fascistissima come quella del '26 che mandava in galera gli avversari politici, è normale che ci sia il sabato fascista».