Ancora un'aggressione omofoba a Roma


Da Roma arriva la cronaca di una nuova aggressione omofoba. Un ragazzo si è imbattuto in una spiacevoli conversazione omofoba tra due avventori: «Quello è un fr*cio, un frocio demm*rda». «Sti fr*ci demmer*a». «Li dovrebbero ammazzà tutti».
All'ennesimo insulto urlato, il ragazzo ha gentilmente chiesto l’utilizzo di un linguaggio meno aggressivo, scatenando le ire dell'omogobo: «Ma te chi sei? ma che voi? Ah sei fr*cio? È un problema tuo se sei fr*cio. Levate, stamme lontano se sei fr*cio».

Su Facebook, la vittima spega:

Non scrivo le varie altre sfumature di insulto che ho dovuto ascoltare solo per aver fatto una domanda educatamente. Per di più davanti ad altre, forse, 20 persone tra uomini, donne, negozianti. Al 15esimo insulto e incitazione ad andare via e stare lontano da lui, probabilmente perché sono un fr*cio lebbroso che gli attacca qualche malattia incurabile, il signore si è alzato in piedi e ha messo la faccia a 1 cm dalla mia, mi ha guardato negli occhi con fare cattivo e mi ha detto: “Levate senno te do ‘na testata“. A quel punto il proprietario del Bar, il quale aveva precedentemente chiesto A ME (e non a lui) di andare via, lo ha preso per le braccia da dietro e lo ha allontanato.

Il ragazzo ha chiamato la polizia, ma nei successivi 25 minuti non è arrivato nessuno e i due omofobi se ne sono andati tranquillamente.
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